Lo ha stabilito il ministero del Lavoro accogliendo una proposta dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili finalizzata a combattere i fenomeni di concorrenza sleale nel settore. In merito alla recente sospensione della consultazione on line, relativa ai bandi tipo per i lavori pubblici, il Consiglio dell’Autorità, nell’adunanza del 25 settembre u.s. www.autoritalavoripubblici.it, ha deliberato di sospendere la consultazione avente ad oggetto i bandi-tipo per i lavori pubblici in attesa di conoscere il quadro normativo che verrà a delinearsi in seguito al parere n. 3014 reso dal Consiglio di Stato in data 26 giugno 2013 in materia di qualificazione degli esecutori di lavori pubblici.
Nell’ambito di tale consultazione, avviata on line nei mesi scorsi, l’Ance era intervenuta formalizzando alcune richieste, tra le quali anche quella relativa all’esatta applicazione del contratto collettivo di categoria (clicca qui).
Tale esigenza nasce dall’ormai improcrastinabile necessità di regolamentare l’applicazione del contratto collettivo dell’edilizia nell’ambito dell’esecuzione dei lavori pubblici oggetto dei bandi di gara. Troppo spesso, infatti, si assiste all’aggiudicazione di appalti di lavori di natura edile a imprese che non applicano il contratto collettivo di riferimento, con evidenti distorsioni della leale concorrenza sul mercato, attraverso l’applicazione di contratti diversi da quello dell’edilizia, che prevedono costi notevolmente inferiori rispetto a quelli sostenuti dalle imprese edili, creando pertanto un ingiusto vantaggio nell’aggiudicazione degli appalti.
A tal proposito l’associazione, in occasione della possibilità di intervenire nei bandi tipo nella fase di consultazione avviata dall’Autorità, ha richiesto il parere del Ministero del Lavoro, che si allega alla presente. Il Ministero, concordando pienamente con quanto esposto, ha ritenuto corretto l’inserimento nell’ambito dei bandi tipo della formula, proposta dall’Ance, recante: “applicazione ai lavoratori coinvolti nei lavori oggetto del presente bando di gara del contratto nazionale e territoriale dell'edilizia sottoscritti dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.
Alla luce di ciò, pertanto, sarebbe auspicabile, nelle more dell'approvazione dei bandi tipo, l’inserimento, sin da subito, nei bandi di gara che abbiano per oggetto i lavori da natura edile di cui alle categorie OG1, OG2 e OG3 o che, pur avendo ad oggetto lavori di cui alle restanti categorie, presentino all’interno della categoria stessa una rilevante componente edile, della formula sopra esposta. In tal senso è rivolta l'azione dell'Ance e dei Sindacati nel dialogo con la P.A.