News - 17/01/2014

Emergenza abitativa il Piano Straordinario della Regione Lazio - DGR n. 303 del 14 gennaio 2014

Tra gli interventi messi in campo il recupero del patrimonio immobiliare pubblico e un piano specifico per Roma

Informiamo che è stata pubblicata sul sito della Regione Lazio www.regione.lazio.it in data 15.01.2014 la proposta n. 303 del 14 gennaio 2014, approvata dalla Giunta Regionale recante: "Piano straordinario per emergenza abitativa nel Lazio e attivazione Programma per emergenza abitativa per Roma capitale".

La Regione interviene con un piano straordinario per affrontare l’emergenza abitativa che coinvolge una parte degli abitanti del Lazio ed in particolare della città di Roma. Il piano prevede l’utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico.  La rigenerazione urbana sarà sostenuta in primo luogo a partire dal patrimonio regionale, proprio per non favorire ulteriore consumo del territorio, poi dall’ acquisizione di immobili dai privati, che avverrà a prezzi controllati e calmierati,  dal riuso degli edifici dismessi.

Gli stanziamenti previsti ammontano per un totale di 257 milioni di Euro, di cui una buona parte, circa l’’80%, sarà destinato al piano per l’emergenza di Roma, il restante 20% ai Comuni dei territori di Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina. Infatti uno degli obiettivi del provvedimento è quello di creare le condizioni per superare al meglio la situazione di particolare difficoltà che sta vivendo la città di Roma.

Entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, della Delibera approvata dalla Giunta Regionale, potrà essere individuato il patrimonio immobiliare attraverso confronti con il Comune di Roma, le IPAB, le ATER, l’Agenzia del Demanio, le altre amministrazioni e gli enti pubblici.

Sempre nell’arco dei due mesi si procederà con l’analisi delle situazioni di emergenza abitativa, con rilevazioni e possibili soluzioni da attuare in breve tempo presso le ATER e nei comuni del Lazio competenti per territorio di Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina.