Nel terzo trimestre 2013 l’export dei distretti industriali italiani è aumentato dell 5,5% in termini tendenziali. Nel complesso dei primi nove mesi del 2013 l'incremento rispetto all’anno precedente è stato pari al 4%.
Sono ormai superati i livelli pre-crisi 2009: tra gennaio e settembre di quest’anno le esportazioni distrettuali si sono portate a 62,3 miliardi di export, quasi un miliardo in più rispetto al corrispondente periodo del 2008
Nuovo record storico anche per l’avanzo commerciale, salito a 42,4 miliardi, 2,3 miliardi in più rispetto ai primi nove mesi del 2012.
Performance particolarmente positive si sono registrate nei distretti specializzati nell’agroalimentare (+6,6% nel periodo gennaio-settembre 2013), nei prodotti e materiali da costruzione (+6,2%), negli elettrodomestici (+5,6%) e nei beni di consumo per il sistema moda (+5,4%). Pur mostrando segnali di rallentamento, hanno chiuso i primi nove mesi del 2013 con un buon progresso anche i poli tecnologici (+5%).
Spiccano per intensità di crescita tre regioni: Toscana, Puglia (ancora bene la meccatronica del barese) e Umbria. Dopo due anni con segno meno, primi segnali di recupero per il Friuli-Venezia Giulia, grazie all’inversione di tendenza della componentistica e termoelettromeccanica friulana.
I mercati dove l’export distrettuale è aumentato di più in termini assoluti sono Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Germania, Cina, Turchia e Algeria.
Le esportazioni dei distretti manterranno un buon ritmo di crescita anche nel 2014, spinte dall’accelerazione dell’attività economica globale e dalla moderata ripresa economica prevista per l’area euro.