«Bene Carlo Cottarelli che ha posto al centro dell’attenzione la diminuzione del numero dei comuni italiani attraverso il loro accorpamento, come noi sistema delle imprese abbiamo in più occasioni proposto, e realizzato noi stessi, al nostro interno, tramite l’unione delle associazioni territoriali di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo in un’unica realtà associativa regionale - dichiara Gianfranco Castelli, Presidente di Unindustria Rieti - Ottomila comuni in Italia sono oggettivamente troppi e, in troppi casi, rappresentano centri di costo che gravano su imprese e cittadini e non riescono a garantire servizi di livello adeguato».
«Basti pensare – spiega Castelli - alle aliquote massime con le quali viene calcolata l’Imu o ai costi elevatissimi di servizi quali lo smaltimento dei rifiuti, che incidono seriamente sulla tenuta di molte aziende, come sta accadendo in alcuni comuni della provincia di Rieti. Non a caso, nei giorni scorsi, noi come Unindustria, per quanto riguarda la provincia di Rieti, abbiamo proposto, per esempio, l’unificazione di quattro comuni - Amatrice, Accumuli, Posta e Borbona – che, per le rispettive dimensioni socio-economiche, potrebbero trarre beneficio dalla loro aggregazione.
A questo esempio, ovviamente, potrebbero seguirne molti altri in tutte le regioni italiane. Noi sistema delle imprese auspichiamo fortemente che il governo intraprenda questa strada che può portare, nel segno di una più efficace governance degli enti locali, benefici per tutti».