News - 24/05/2016

Spazio europeo della ricerca: pubblicata dal MIUR la Roadmap nazionale

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha pubblicato la Strategia italiana per la realizzazione dello Spazio europeo della ricerca. Il documento delinea la Roadmap – ossia la tabella di marcia – nazionale verso l’attuazione dello Spazio europeo della ricerca (ERA): un obiettivo chiave delle politiche europee che prevede la creazione, nel nostro continente, di un contesto aperto in cui i ricercatori, le conoscenze, le tecnologie, le istituzioni scientifiche e gli operatori economici possano circolare, competere e cooperare liberamente.

Sviluppata dall’Italia in risposta all’invito rivolto dall’Unione Europea ai paesi membri di definire strategie nazionali per la realizzazione dell’ERA, la Strategia è stata elaborata coinvolgendo tutti i principali stakeholder della ricerca e dell’innovazione nella costruzione di una tabella di marcia condivisa. Sono sei le aree prioritarie d’intervento individuate dalla Strategia nazionale e definite in obiettivi, azioni, indicatori e target: efficacia del sistema nazionale della ricerca e dell’innovazione; coordinamento tra programmi nazionali e programmi europei; attrattività del sistema nazionale della ricerca e dell’innovazione; politiche di genere nella ricerca; accesso aperto e circolazione della conoscenza; cooperazione trans- e internazionale nell’area mediterranea.

In sintonia con l’Agenda nazionale di governo, il primo e principale asse di riferimento della Roadmap è rappresentato dalle risorse umane per la ricerca. A questo asse, che interseca tre aree prioritarie, fanno capo diversi obiettivi specifici: incrementare l’investimento pubblico e privato sulle risorse umane per la ricerca; adottare, nell’assegnazione di fondi e incentivi, i principi fondamentali del metodo di valutazione “inter pares” aperta alla partecipazione internazionale; generalizzare l’adozione e l’applicazione dei principi per una formazione dottorale innovativa; adottare procedure di assunzione e progressione di carriera aperte, trasparenti e basate sul merito; superare lo squilibrio di genere nelle carriere della ricerca.

Il secondo asse verte sulla razionalizzazione degli “strumenti” nazionali, finalizzata ai seguenti obiettivi: istituire un sistema interministeriale di governance della ricerca per affrontare le sfide globali; coordinare la partecipazione dell’Italia alle iniziative europee di programmazione congiunta (JPI); ottimizzare gli investimenti pubblici nelle infrastrutture di ricerca; semplificare e armonizzare gli strumenti e le procedure nazionali di finanziamento, promuovendo l’interoperabilità del sistema a livello transnazionale.

Per rispondere all’esigenza di rendere sempre più “aperte” la scienza e l’innovazione, la Roadmap italiana individua due obiettivi direttamente collegati ai concetti di open science e open innovation: facilitare la circolazione e l’utilizzo dei risultati della ricerca; sostenere il ruolo attivo dei Cluster tecnologici nazionali quali catalizzatori di forme di cooperazione pubblico-privato nella ricerca. Infine, nel campo della cooperazione internazionale, la Strategia si concentra sull’Area Mediterranea, identificando tre obiettivi: completare il processo di realizzazione di una Partnership per la ricerca e l’innovazione nell’area Mediterranea (PRIMA); rafforzare il network per la ricerca e l’innovazione nei settori marino e marittimo nel Mediterraneo (BLUEMED); e sostenere il processo per la realizzazione di un’iniziativa di programmazione congiunta (JPI) sul tema dei migranti e delle migrazioni con particolare attenzione al tema dell’integrazione.