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News - 11/04/2018

Nuova normativa sul Golden Power. Indagine nazionale di Confindustria

Tutte le aziende potenzialmente interessate sono invitate a trasmettere considerazioni e proposte

La normativa, definita del Golden Power, regola le condizioni e l’ambito di esercizio dei poteri speciali dello Stato sulle società operanti nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, e in alcuni ambiti di attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni. I poteri speciali governativi, prevedono la possibilità, per il Governo, di mettere un veto sulle operazioni riguardanti tali imprese, oppure di porre particolari condizioni.

Tali poteri speciali sono stati introdotti nel 2012, con il DL 15 marzo 2012, n. 21 e hanno subito delle modifiche nel 2017, con il DL 16 ottobre 2017, n. 148. Per effetto di tale provvedimento l’esercizio dei poteri speciali è stato esteso (accanto ai settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni) anche al settore dell’alta tecnologia, con l’obiettivo di mettere così al riparo le nuove infrastrutture hi-tech del Paese.

La disposizione del Mise è finalizzata alla tutela degli assetti e del know-how delle aziende italiane, interessate da possibili scalate estere e altre modalità di collegamento, pregiudizievoli dell’interesse nazionale: la normativa era già esistente, e il Governo ha voluto ulteriormente rafforzarla.

La normativa sul Golden Power, fin dalla sua introduzione riveste una doppia valenza, da una parte la possibilità di “protezione” per le nostre imprese, dall’altra comunque delle regole più restrittive rispetto alla libertà imprenditoriale in senso lato. Tuttavia, resta ancora da verificare la reale efficacia -e necessità- di un simile intervento dello Stato nell’applicazione di tale strumento nelle dinamiche aziendali, soprattutto con riguardo agli obblighi di comunicazione preventiva. Infatti, il tema non ha ancora ampie evidenze statistiche rispetto al tessuto imprenditoriale italiano.

Da quanto emerso nella Relazione al Parlamento in materia di esercizio dei poteri speciali (aggiornata al 30 giugno 2016), le operazioni notificate e sottoposte a relativa procedura hanno interessato per lo più grandi imprese come Rai, CDP, Finmeccanica, GE Avio, RFi, Wind, Telecom. In particolare, nei settori dell’energia e dei trasporti, è richiesta la sussistenza dell’interesse nazionale in relazione agli attivi rilevanti ai fini dell’applicazione della normativa. Tuttavia, sebbene il tessuto delle piccole e medie imprese italiane sia finora rimasto nella pratica estraneo all’esercizio dei poteri speciali, è importante sottolineare che l’ambito applicativo della disciplina è determinato sostanzialmente dal tipo di attività svolta, non essendo prevista alcuna soglia dimensionale.

L’iter legislativo della riforma del 2017, tuttavia, non è completo. Tra i provvedimenti sospesi della legislatura appena finita vi è infatti l’introduzione dei regolamenti che ne consentirebbero una piena operatività mediante la definizione dei settori e delle tipologie di aziende da considerarsi strategiche.

Confindustria sta lavorando per definire le priorità da presentare al nuovo Governo e, tra le altre, è stata effettuata un’attività di ricognizione dei cd. “provvedimenti pendenti” per capire se è opportuno agire per stimolare un’azione legislativa. Sul tema del Golden Power è importante stabilire priorità e direttrici di una eventuale sollecitazione rivolta al nuovo Parlamento e al prossimo Governo, di completare l’iter della nuova regolamentazione, con adeguate certezze.

Tutte le aziende interessate sono invitate a trasmettere la propria considerazione rispetto a questa tematica, le esigenze ed eventuali proposte all’indirizzo:

legalcounsel@un-industria.it

 

 

http://www.camera.it/leg17/465?tema=dl_21_2012__la_salvaguardia_degli_assetti_strategici

 

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