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News - 21/10/2019

Aggiornamento dei cartelli di videosorveglianza in azienda

Le linee guida n. 3/2019 del Comitato Europeo per la protezione dei dati (EDPB), relative alla disciplina del trattamento dei dati effettuato mediante apparecchiature di videoripresa, recano importanti cambiamenti ai cartelli della videosorveglianza.

In data 10 luglio 2019 il comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha adottato le “Guidelines 3/2019 on processing of personal data through video devices”, dedicate alla disciplina del trattamento dei dati attraverso apparecchiature di videoripresa, alla luce del regolamento UE 2016/679 (GDPR).

 

La materia della videosorveglianza, già disciplinata in Italia dal provvedimento generale dell’8 aprile 2010, viene oggi arricchita dall’entrata in vigore del Regolamento europeo. Attualmente, a seguito della piena operatività del GDPR e dell’emanazione delle summenzionate Linee Guida si rende necessaria una rivisitazione dell’impianto dei cartelli, che comunicano la presenza di aree sottoposte a videosorveglianza in azienda. In particolare, il cartello elaborato dal Comitato Europeo per la protezione dei dati si caratterizza per la presenza di informazioni aggiuntive rispetto a quelle riportate dal cartello italiano, già oggetto del richiamato provvedimento generale: nel riquadro di testo vengono mantenute l’indicazione nominativa del titolare del trattamento (o del suo rappresentante) e della finalità del trattamento, arricchite con l’inserimento d’informazioni attinenti ai dati di contatto del Data Protection Officer (dove presente) e dalla descrizione sintetica dei diritti riconosciuti agli interessati.

 

Nel quadro relativo alle finalità del trattamento devono essere, inoltre, inserite informazioni relative alla base giuridica.

 

Il cartello deve ricomprendere anche informazioni aggiuntive, come l’indicazione del trasferimento di dati al di fuori dello spazio economico europeo ed il periodo di conservazione delle immagini, ove effettuati.

Infine per consentire agli interessati l’accesso all’informativa completa, il cartello dovrà provvedere rinviando a fonti cartacee o digitali, ovvero inserendo un codice Qr per la visualizzazione della più ampia e completa informativa.

 

Quanto all’ubicazione del cartello, le linee guida in esame richiedono che sia posizionato nei pressi dell’impianto utilizzato per le riprese, più precisamente ad altezza occhi, così da consentire agli interessati di essere informati circa la presenza di strumenti di videosorveglianza ancor prima di entrare nel raggio di azione della telecamera.

 

I nuovi standard richiederanno alle aziende un processo di verifica e revisione della modulistica utilizzata al fine di non incorrere in sanzioni.

 

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