News - 07/04/2020

Economia italiana - Ricadute dell'emergenza sanitaria sull'economia - aggiornamento

Stime Istat e Unioncamere dell'impatto sul valore aggiunto e sull'occupazione

Nella Nota mensile di marzo l'Istat riporta un primo approfondimento sull’impatto economico del COVID-19. In particolare, l'Istituto di statistica realizza una stima delle ricadute sul valore aggiunto derivanti dalla contrazione dei consumi finali delle famiglie: la limitazione delle attività produttive fino alla fine di aprile determinerebbe , su base annua, una riduzione dei consumi finali pari al 4,1%, con una diminuzione del valore aggiunto generato dal sistema produttivo italiano pari all’1,9%. Con l’estensione delle misure restrittive anche ai mesi di maggio e giugno, la riduzione dei consumi sarebbe del 9,9%, con una contrazione complessiva del valore aggiunto pari al 4,5%.

Unioncamere pubblica una prima stima degli effetti dell'emergenza sanitaria sull'occupazione: nel 2020, al netto dei lavoratori che beneficeranno della cassa integrazione guadagni ordinaria o in deroga, si stima un calo dello stock di occupati dei settori privati dell’industria e dei servizi, in media annuale, di 422mila unità rispetto al 2019 (-2,1%). Il comparto del turimo, alloggio e ristorazione ne assorbe più della metà (-220mila). Il calcolo si basa su uno scenario intermedio di progressiva ripresa delle attività economiche entro il mese di maggio, senza tener conto dei possibili effetti delle misure a sostegno dell'economia che saranno attivate a livello nazionale ed europeo.