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News - 10/04/2020

Messaggio di auguri del Presidente Filippo Tortoriello per la Santa Pasqua

Per una ripartenza giusta e graduale, piena di possibilità e di iniziativa, dove la condivisione e il sostegno convinto in ogni fase di tutta Unindustria sarà sempre più forte e operoso

Il Presidente


Roma, 10 aprile 2020

 

Carissimi,

ci apprestiamo a celebrare la Santa Pasqua nelle nostre abitazioni, in un momento estremamente difficile che non ha precedenti nella storia recente del nostro Paese.

 

Per questo ho sentito forte l'esigenza di rivolgerVi un messaggio di grande vicinanza nell'affrontare con senso di comunità - come può e deve essere in una grande Associazione - tutti gli aspetti di questa nuova fase della nostra vita personale e professionale.

L'epidemia ci ha colpiti nel profondo, prima Nazione al mondo per perdite umane, ed ha cambiato - in un solo mese - abitudini di vita, di lavoro, di relazioni fra le persone e fra i popoli consolidate e sulle quali abbiamo costruito un mondo globalizzato ed economicamente interconnesso.

La chiusura delle frontiere, che ha portato ogni Stato a proteggere se stesso dal coronavirus, ha interrotto bruscamente le attività di scambio con il resto del mondo cui si è sommata la chiusura delle attività economiche interne imposte dal lockdown deciso dal Governo.

Fin dal primo momento, un mese fa, Unindustria nella sua interezza con i suoi esponenti negli organi associativi e con i suoi professionisti non ha mancato di supportare ogni categoria di azienda di fronte ad un panorama così complesso.

Ci siamo immediatamente adoperati per essere in primo luogo una fonte continua di comunicazione, di interpretazione e di approfondimento sui Decreti, sulle Ordinanze e sulle altre misure che si sono succeduti da parte delle Istituzioni per rispondere alle richieste specifiche dei settori colpiti dalle chiusure, per gestire con tutti gli ammortizzatori a disposizione le crisi occupazionali e per supportare le imprese che hanno saputo riconvertire la propria attività al servizio delle nuove esigenze dell'emergenza sanitaria.

Al contempo, abbiamo portato avanti un'intensa attività di ascolto dei nostri imprenditori, svolta anche nei fine settimana, dimenticando il senso del riposo dall'attività lavorativa, che è proseguita sempre anche per noi sia con attività in smart working sia garantendo un presidio fisico in tutte le Sedi di Unindustria, aperte e operative per prestare servizio con grande responsabilità e dedizione.


Anche l'uso delle tecnologie, che abbiamo fortemente incrementato, ci ha aiutato a trovare modalità per un confronto efficace e veloce con tutti i nostri referenti e, elemento molto positivo, ancor più con gli interlocutori regionali e governativi.

Unindustria ha messo a disposizione degli associati la piattaforma digitale sviluppata per Unirete - e condivisa per Connext, l'evento di marketplace di Confindustria - ridisegnata e rinominata #inretexripartire, nella quale le aziende possono iscriversi per cercare ed offrire prodotti e servizi necessari ad affrontare l'emergenza. Uno strumento agile che sostiene domanda e offerta nel raggiungimento degli obiettivi con efficienza ed efficacia attraverso l'incontro "facilitato"delle aziende e con la supervisione dell'Associazione.

L'emergenza non è dichiarata finita, quindi il lavoro e l'impegno di Unindustria deve proseguire su tutti i fronti, continuando a garantire un'informazione attenta e quotidiana, l'assistenza tecnica per la messa in campo dei vari strumenti oggi a disposizione dell'impresa per fronteggiare la situazione, un dialogo costante con le Istituzioni, le Amministrazioni locali e con il Sistema universitario, per affrontare le problematiche che oggi colpiscono maggiormente i vari comparti e focalizzare fin d'ora l'attenzione sulle effettive necessità per la ripartenza.

Iniziamo comunque a vedere il percorso di uscita, seppure ancora molto lento e differenziato fra territori, dalla fase emergenziale e penso che il nostro spirito sia tutto decisamente indirizzato alla ripresa, confidando nelle nostre migliori qualità imprenditoriali e nella nostra cultura, che ha sempre saputo rialzarsi con orgoglio dai momenti più bui.

Sono convinto che non c'è ripartenza senza le industrie che riaprono, i negozi che tirano su le saracinesche, il denaro che circola.

Noi crediamo che la rinascita delle nostre Regioni parta, infatti, sempre dall'economia.

E dobbiamo ripartire con il rispetto di uno schema dal quale non prescindiamo: deve essere tutelata e garantita la salute di tutte le persone.

Rimanendo ancora fermi corriamo, in realtà, molti altri rischi: una riapertura spostata troppo in avanti - come si sta prospettando - potrebbe infatti coincidere con l'impossibilità per molte imprese di mantenere la propria posizione nelle filiere internazionali e di preservare i livelli occupazionali.

Non possiamo e non vogliamo correre questo rischio.

La sicurezza non dipende, come si vuol far apparire, solo ed esclusivamente dalle imprese. Esiste un sentimento che vuole ancora oggi colpevolizzare le attività economiche senza comprendere che, con le aziende chiuse, il Paese si spegne completamente.


L'Italia e tutte le nostre Istituzioni devono essere in grado, già dopo queste feste pasquali, di affrontare una seconda fase affrontando con la massima attenzione la drammatica scelta fra vita ed economia, il "crudele calcolo" - come ha voluto definirlo l'Economist.

Sappiamo bene che l'emergenza sanitaria può diventare una depressione economica, se non si agirà responsabilmente intempo.

Il Paese deve ora essere sostenuto da una più forte e svincolata iniezione di liquidità, deve saper aiutare chi è indifficoltà allontanando l'immagine che questa che si apre sia la ricostruzione dopo una guerra.

Le nostre case sono in piedi, le città belle come prima, le fabbriche pronte a ripartire, gli uffici in attività.

Per questo il mio augurio vuole essere per tutti un'iniezione di entusiasmo, con un appello a fare di più, ciascuno con le proprie abilità.

Al nostro Paese serve una leadership lungimirante; mai come adesso abbiamo bisogno di una politica con una visione concreta, che sappia rapidamente accompagnare il sistema produttivo nella ripresa, che apra una stagione di grandi investimenti, partendo almeno da due grandi opere per Regione come segno della volontà di cambiare, una volta per tutte, passo.

Sono certo che, proprio nel Lazio, siamo già in grado di avviare questa nuova stagione che ci vedrà ancor più responsabili, più attenti all'ambiente, più propensi verso le nuove tecnologie, più forti nella ricerca medica e scientifica, più semplici e più rapidi.

Con questo pensiero, indirizzo i miei auguri più sinceri a tutti Voi per una ripartenza giusta e graduale, piena di possibilità e di iniziativa, dove la condivisione e il sostegno convinto in ogni fase di tutta Unindustria sarà sempre più forte e operoso.

A presto!
 

Unindustria favorisce lo sviluppo
delle imprese del territorio di Roma,
Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo

Codice Fiscale 80076770587 - Fax +39 06 8542577 - PEC info@pec.un-industria.it

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