Vi segnaliamo che il MISE, con il supporto di Invitalia, è in procinto di pubblicare il bando Progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare, con dotazione finanziaria di 140 milioni di euro.
Obiettivi
L’intervento sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.
A chi si rivolge
Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta, con almeno due bilanci approvati e depositati disponibili.
Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.
Cosa finanzia
Attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, connesse tra di loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) specificate nel Decreto – Allegati 1 e 2.
Per Ricerca industriale si intende: la ricerca pianificata o le indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti. Essa comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la costruzione di prototipi in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota, se ciò è necessario ai fini della ricerca industriale, in particolare ai fini della convalida di tecnologie generiche.
Per Sviluppo sperimentale si intende: l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati. Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni operative reali laddove l’obiettivo primario è l’apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi.
Lo sviluppo sperimentale può quindi comprendere lo sviluppo di un prototipo o di un prodotto pilota utilizzabile per scopi commerciali che è necessariamente il prodotto commerciale finale e il cui costo di fabbricazione è troppo elevato per essere utilizzato soltanto a fini di dimostrazione e di convalida.
Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione e servizi esistenti e ad altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Progetti ammissibili
I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
Sono ammissibili progetti con elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati negli ambiti del ciclo produttivo rilevanti per l’economia circolare individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020.
I progetti ammissibili inoltre devono:
Spese e costi ammissibili
Le spese ed i costi ammissibili devono avere le seguenti caratteristiche:
Non sono ammessi i titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00) al netto di IVA.
Termini e modalità di presentazione delle istanze
All’apertura dei termini per la presentazione delle domande si provvede con decreto direttoriale, di prossima emanazione.
Il bando è gestito con la modalità “a sportello”; pertanto resterà aperto fino ad esaurimento dei fondi.
Le imprese hanno diritto alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.
Il MISE comunicherà tempestivamente l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
Le domande di agevolazione accedono alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione.
Le domande presentate nello stesso giorno sono, pertanto, considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ orario di presentazione.
Nel caso in cui le risorse finanziarie residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande stesse sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito.
La graduatoria è formata dal MISE in ordine decrescente sulla base del punteggio attribuito in relazione ai criteri di valutazione.
In caso di parità di punteggio tra più progetti, prevale il progetto con il punteggio più alto attribuito in relazione al criterio della qualità progettuale e, in caso di ulteriore parità, al criterio dell’impatto sul mercato
Le agevolazioni
Finanziamenti agevolati per il 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto.
Contributi alla spesa, in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto:
Il Finanziamento agevolato è concesso alle imprese e ai centri di ricerca, copre una percentuale nominale delle spese ammissibili pari al 50 % ed è concedibile in presenza di un Finanziamento bancario associato concesso da una Banca finanziatrice.
Il Finanziamento bancario è concesso a tasso di mercato e copre una percentuale nominale pari ad almeno il 20 (venti) delle spese ammissibili.
La durata del Finanziamento è compresa tra un minimo di 4 anni e un massimo di 11 anni, comprensivi di un periodo di preammortamento che, per il solo Finanziamento agevolato, decorre dalla data di erogazione e può avere durata massima fino al 30 giugno o al 31 dicembre immediatamente successivo al terzo anno dalla data di sottoscrizione del contratto di Finanziamento.
In ogni caso, la durata del periodo di ammortamento del Finanziamento non può essere superiore a 8 anni.
Il Finanziamento agevolato è concesso a un tasso di interesse pari al 20 % del tasso di riferimento determinato secondo la metodologia di cui alla comunicazione della Commissione europea relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (2008/C 14/02), vigente alla data di adozione del decreto di concessione
Criteri di valutazione
Le domande di agevolazioni sono valutate dal punto di vista tecnico tramite l’attribuzione di punteggi sulla base dei seguenti criteri: