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News - 22/07/2020

Progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare - Incentivi a fondo perduto per grandi e PMI

Bando di imminente pubblicazione - il MISE, con il supporto di Invitalia, è in procinto di pubblicare il bando Progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare, con dotazione finanziaria di 140 milioni di euro

Vi segnaliamo che il MISE, con il supporto di Invitalia, è in procinto di pubblicare il bando Progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare, con dotazione finanziaria di 140 milioni di euro.

 

Obiettivi

L’intervento sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.

 

A chi si rivolge

Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta, con almeno due bilanci approvati e depositati disponibili.

Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.

 

Cosa finanzia

Attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, connesse tra di loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) specificate nel Decreto – Allegati 1 e 2.

Per Ricerca industriale si intende: la ricerca pianificata o le indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti. Essa comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la costruzione di prototipi in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota, se ciò è necessario ai fini della ricerca industriale, in particolare ai fini della convalida di tecnologie generiche.

Per Sviluppo sperimentale si intende: l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati. Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni operative reali laddove l’obiettivo primario è l’apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi.

Lo sviluppo sperimentale può quindi comprendere lo sviluppo di un prototipo o di un prodotto pilota utilizzabile per scopi commerciali che è necessariamente il prodotto commerciale finale e il cui costo di fabbricazione è troppo elevato per essere utilizzato soltanto a fini di dimostrazione e di convalida.

Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione e servizi esistenti e ad altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

 

 

Progetti ammissibili

I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:

  1. innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
  2. progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
  3. sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua;
  4. strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  5. sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati;
  6. sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

Sono ammissibili progetti con elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati negli ambiti del ciclo produttivo rilevanti per l’economia circolare individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020.

I progetti ammissibili inoltre devono:

  1. essere realizzati nell'ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  2. prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500 mila e non superiori a   euro 2 milioni;
  3. avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
  4. essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  5.  

 

Spese e costi ammissibili

Le spese ed i costi ammissibili devono avere le seguenti caratteristiche:

  • essere sostenuti direttamente dal soggetto beneficiario e pagati dallo stesso, e sono quelli relativi a: 
    • il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione o somministrazione lavoro ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative
    • strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione
    • i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato
    • spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 % dei costi diretti ammissibili del progetto
    • materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto, di nuova fabbricazione

Non sono ammessi i titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00) al netto di IVA.

 

 

Termini e modalità di presentazione delle istanze

All’apertura dei termini per la presentazione delle domande si provvede con decreto direttoriale, di prossima emanazione.

Il bando è gestito con la modalità “a sportello”; pertanto resterà aperto fino ad esaurimento dei fondi.

Le imprese hanno diritto alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

Il MISE comunicherà tempestivamente l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

Le domande di agevolazione accedono alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione.

Le domande presentate nello stesso giorno sono, pertanto, considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ orario di presentazione.

Nel caso in cui le risorse finanziarie residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande stesse sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito.

La graduatoria è formata dal MISE in ordine decrescente sulla base del punteggio attribuito in relazione ai criteri di valutazione.

In caso di parità di punteggio tra più progetti, prevale il progetto con il punteggio più alto attribuito in relazione al criterio della qualità progettuale e, in caso di ulteriore parità, al criterio dell’impatto sul mercato

 

 

Le agevolazioni

Finanziamenti agevolati per il 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto.

Contributi alla spesa, in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

  • 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca
  • 15% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

 

Il Finanziamento agevolato è concesso alle imprese e ai centri di ricerca, copre una percentuale nominale delle spese ammissibili pari al 50 % ed è concedibile in presenza di un Finanziamento bancario associato concesso da una Banca finanziatrice.

Il Finanziamento bancario è concesso a tasso di mercato e copre una percentuale nominale pari ad almeno il 20 (venti) delle spese ammissibili.

La durata del Finanziamento è compresa tra un minimo di 4 anni e un massimo di 11  anni, comprensivi di un periodo di preammortamento che, per il solo Finanziamento agevolato, decorre dalla data di erogazione e può avere durata massima fino al 30 giugno o al 31 dicembre immediatamente successivo al terzo anno dalla data di sottoscrizione del contratto di Finanziamento.

In ogni caso, la durata del periodo di ammortamento del Finanziamento non può essere superiore a 8 anni.

Il Finanziamento agevolato è concesso a un tasso di interesse pari al 20 % del tasso di riferimento determinato secondo la metodologia di cui alla comunicazione della Commissione europea relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (2008/C 14/02), vigente alla data di adozione del decreto di concessione

 

Criteri di valutazione

Le domande di agevolazioni sono valutate dal punto di vista tecnico tramite l’attribuzione di punteggi sulla base dei seguenti criteri:

  • fattibilità tecnico-organizzativa (da 0 a 25 punti), valutata sulla base dei seguenti elementi:
    • capacità e competenze: capacità di realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo con risorse interne, da valutare sulla base delle competenze e delle esperienze del proponente rispetto al settore/ambito in cui il progetto ricade;
    • qualità delle collaborazioni: da valutare sulla base delle collaborazioni con Organismi di ricerca, sia in qualità di co-proponenti che in qualità di fornitori di servizi di consulenza che collaborino al progetto per almeno il 10 per cento dei costi ammissibili di domanda;
    • risorse tecniche e organizzative: valutato con riferimento all’adeguatezza delle risorse strumentali e organizzative a disposizione del progetto, con particolare riguardo alla dotazione delle risorse, alla tempistica prevista e alla coerenza delle fasi in cui si articola il progetto;
  • qualità del progetto (da 0 a 50 punti), valutata sulla base dei seguenti elementi:
    • validità tecnica, misurata in termini di contenuti tecnico/scientifici e avanzamento delle conoscenze nello specifico ambito di attività da valutare rispetto allo stato dell’arte nazionale e internazionale;
    • rilevanza dei risultati attesi: tale elemento è valutato sulla base della rilevanza, utilità e originalità dei risultati attesi e sulla capacità del progetto di generare miglioramenti tecnologici nel processo produttivo dei beneficiari;
    • potenzialità di sviluppo: da valutare in relazione al settore/ambito di riferimento e alla capacità di generare ricadute positive anche in altri ambiti/settori nei quali la tecnologia innovativa può essere utilizzata ovvero di contribuire allo sviluppo di nuove filiere e/o catene del valore;
  • impatto del progetto (da 0 a 25 punti), valutato sulla base dei seguenti elementi:
    • potenzialità economica intesa come capacità del nuovo prodotto/processo/servizio di rispondere alla domanda di mercato esistente o di aprire nuovi mercati;
    • impatto industriale, dato dall’aumento della capacità produttiva e dalla riduzione dei costi di produzione veicolati dalle innovazioni oggetto del progetto;
    • prossimità al mercato degli obiettivi realizzativi, data dalla componente di sviluppo sperimentale sul totale del progetto

Allegati
Per informazioni
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Daniele Ricci




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