ATECNA

NEXT GENERATION

Un’azienda giovane, con radici reatine, creata per contribuire alla diffusione della fibra ottica come veicolo propulsore delle telecomunicazioni. Si chiama Atecna il progetto-impresa di Andrea Trenti che dal 2017 coglie appieno che questa tecnologia, sebbene già affermata, genera una domanda sempre più estesa e improrogabile.

Nel cammino di Trenti i primi passi sono però da commercialista, che dopo la laurea si mette dietro la scrivania dello studio di papà. È l’inizio di una strada che arriva fino alla nascita di un’impresa tutta sua, proprio come lui la pensa e la disegna. Perché la voglia è quella di intraprendere.

 

Volevo fare qualcosa di mio - racconta - e quel lavoro da commercialista proprio non mi andava giù. Fare per me significa mettere a frutto le proprie capacità, mettersi alla prova. In questo caso non si hanno scuse e si può dimostrare quanto ognuno vale davvero. Ho modificato ciò che per me era già predestinato ed è iniziata una lunga carriera dirigenziale nei maggiori gruppi multinazionali.

 

A RIETI PER FARE IMPRESA

Andrea Trenti si ritrova in casa Siemens come direttore amministrativo:
 

Ma anche qui mi sono reso conto di essere dalla parte sbagliata. Ho trovato la mia opportunità a Rieti dove ho fondato Atecna.

Inizialmente una srl, con la fibra ottica nel cuore, all’interno del Nucleo Industriale, con la partecipazione della moglie Luisa in qualità di socio, partendo da un’iniziativa di ristrutturazione aziendale frutto del suo background. Attualmente Atecna è una media impresa che conserva i criteri di gestione ed una struttura, per così dire, leggeri secondo il modello che si è rivelato vincente nei primi esercizi.

La pandemia ha evidenziato ulteriormente le esigenze di una connettività efficiente e capillare, ha definitivamente affermato la coscienza collettiva sull’importanza della fibra ottica come sistema di trasporto delle informazioni.

Ed è Atecna, in pieno spettro pandemico, a dover gestire volumi crescenti di domanda in termini esponenziali, proprio mentre il contesto ne metteva a rischio l’operatività reale.

La rinnovata vitalità del settore delle telecomunicazioni e della fibra ottica in particolare, nonostante il quadro economico generale circostante, ha determinato una crescita aziendale lineare che dalle poche migliaia di euro del 2017 si assesta oggi a circa sette milioni di euro.

Per svolgere la sua attività principale, ovvero l’installazione di reti in fibra ottica, Atecna si avvale delle proprie risorse costituite, oltre che dagli investimenti in apparecchiature tecniche ottiche, elettroniche e meccaniche, soprattutto del proprio personale, che è passato dalle pochissime unità del 2017 alle oltre 100 attuali, organico composto da tecnici e ruoli operativi.

Il mercato delle telecomunicazioni, tuttavia, presenta una prospettiva evolutiva animata anche dalla tecnologia wi-fi ed impone di prevedere una integrazione tra i due sistemi, dove la compresenza di fibra ottica ed il trasporto del segnale tramite onde radio sarà lo scenario più accreditabile in futuro.

AD ALTISSIMA VELOCITÀ

Per questa ragione, poco tempo dopo che l’azienda si è affermata come riferimento locale per le installazioni della fibra ottica, ha scelto di dedicarsi anche alla realizzazione di Stazioni Radio Base per reti mobili ed in generale alla fornitura di impianti “Radio” ovvero di trasporto via etere del segnale: in altre parole “le reti dei telefonini” e degli impianti wi-fi, installando tra l’altro i primi apparati 5G nella Capitale e in Italia.

Ad oggi costituisce un benchmark riconosciuto dalle aziende del settore, soprattutto nel campo delle installazioni di fibra nella propria area operativa, costituita prevalentemente dal Centro Italia, con sedi anche a Roma e Viterbo.

LO SGUARDO CHE CONTA

Atecna è molto impegnata nel sociale non solo attraverso il sostegno di iniziative benefiche ma soprattutto verso le proprie risorse umane e nella sostenibilità della condotta gestionale. L’altro aspetto è ricoprire un ruolo sociale e nel mercato.

Dal punto di vista del sociale ritengo giusto non tirarsi mai indietro. Fare impresa non può essere soltanto il tornaconto individuale. Significa inserirsi in un contesto, e conoscere le esigenze di chi ci sta intorno. Anche la nostra politica delle risorse umane va incontro a situazione di disagio. L’obiettivo è dare una possibilità a chi vive in condizioni difficili e chi sconta esperienze difficili per potersi riscattare.

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