Vignanello, 1880. Pacifico Orsolini è un giovane di belle speranze che sogna nell’Italia post-unitaria. «...Quest'anno è stato ricco di novità: ho aperto la nostra bottega solo da pochi mesi e già i clienti arrivano da lontano...».
Scrive queste brevi righe quando ha 24 anni ed ha appena avviato una modesta attività di materiali per l’edilizia. Un esercizio commerciale cosiddetto “di servizio”, un piccolo commercio di vicinato per gli abitanti di quel borgo della Tuscia dominato dai Monti Cimini.
Pacifico aveva talento da vendere ma anche tanta voglia di lavorare.
Un locale destinato alla vendita delle merci e nel quale storicamente talvolta si producevano gli stessi oggetti dei quali si esercitava il traffico; la bottega è stata una necessità di tutti i tempi e di tutti i luoghi civili, un’attività che quel giovane vive come stimolo all’esplorazione terrestre.
E quella sua bottega ben presto divenne un punto di riferimento per gli abitanti della zona: famiglie, agricoltori, muratori, operai potevano rifornirsi di attrezzi e prodotti per il lavoro nei campi e nei cantieri. Qui si trovava ferramenta, carbone, vernici, acquaragia, faesite, e semplicemente qualsiasi cosa di cui si avesse bisogno.
PACIFICO, AMEDEO, GIOTTO, RINO E GLI ALTRI
Quasi centocinquantanni dopo quell’esperimento commerciale voluto da Pacifico Orsolini, quel mestiere che il tempo voleva trasformare via via in anacronistico, è oggi una delle punte d’eccellenza dell’imprenditoria laziale.
La storia di un’impresa passa nei ricordi di Rino, ora al timone insieme al fratello Amedeo: «C’era un aspetto importante da non sottovalutare: sul suo carro Pacifico non trasportava soltanto le merci da vendere, ma portava con sé un sogno: fare in modo che le persone realizzassero i loro progetti, che costruissero un futuro migliore per loro e per i figli, facendolo con passione e serietà».
Quando morì, nel 1924, furono il figlio Amedeo e il nipote Giotto a raccoglierne l'eredità, attraversando i difficili anni dei conflitti mondiali.
CRESCERE
«Nel dopoguerra mio padre Giotto - continua Rino - affiancò all'emporio di Vignanello l'attività di grossista di materiali per l’edilizia e l’agricoltura e insegnò a noi i rudimenti del mestiere. Anche quelli furono anni di grandi sacrifici, ripagati da una svolta determinante: il boom economico degli anni Sessanta. A una domanda sempre più crescente, mio padre si fece trovare pronto, specializzandosi nel settore edile e avviando il commercio di ceramiche, pavimenti e rivestimenti».
I primi pannelli con i campioni di piastrelle comparvero nel 1970 nella storica sede di via Dante Alighieri. Un nuovo magazzino fu costruito quattro anni dopo. Fu il preludio ai grandi cambiamenti che avvennero a partire dal 1976, quando venne avviata la costruzione del complesso in località Centignano che è tuttora il quartier generale dell'azienda. E dove, nel 1981, venne allestita la prima sala mostra di ceramiche e arredo bagno.
«A quel punto la svolta era obbligata, anche se non fu certo facile: bisognava crescere ancora ed è quello che abbiamo fatto».
L’EDILIZIA È DI CASA
Gli anni Ottanta segnano una vera e propria svolta per l’azienda di Vignanello.
Aprono - uno dietro l’altro – i nuovi punti vendita: prima nel Viterbese e nel Lazio e poi in Umbria, Toscana, Abruzzo, Molise e Lombardia. L'espansione a Roma, invece, è stata strategica per rispondere alla crisi dell’edilizia, senza però mai perdere di vista il punto di forza della Orsolini: il servizio e il rapporto diretto con i clienti, con showroom pensati su misura per loro.
«Ci mettiamo passione, abnegazione per il lavoro, sacrificio: tutti questi valori sono patrimonio comune degli uomini e delle donne che lavorano con noi. A loro va il nostro più grande ringraziamento, il personale è la prima risorsa di ogni azienda».
Oggi l’azienda conta circa 500 dipendenti ed è leader in Italia nella commercializzazione di materiali edili, termoidraulica, arredo bagno, pavimenti, rivestimenti, cucine, porte ed infissi: in poche parole, tutto ciò che serve per una casa, rivolto sia ai professionisti - imprese, architetti, geometri - sia al cliente finale.
IL RUOLO DEI VALORI
Attenzione fondamentale è posta alla responsabilità sociale d’impresa con tanti progetti messi in campo. Dal sostegno alle attività di volontariato, all’organizzazione di incontri dedicati a promuovere la socialità con spazio anche per la cultura della sostenibilità.
«Da noi le relazioni sono sacre – spiega Giulia Orsolini, 36 anni di cui 13 spesi in azienda nella direzione marketing e risorse umane – È ciò che ci contraddistingue ed il motivo per cui siamo riusciti a vivere per tutti questi anni. Abbiamo un profondo rispetto per i nostri interlocutori, per i fornitori, le associazioni, per clienti, partner e per i dipendenti. A loro dedichiamo tutte le attenzioni».
L’azienda organizza per ognuno di loro eventi, visite in aziende di produzione, ma anche serate a teatro e occasioni sportive di calcio e tennis.
«Desideriamo che siano tutti felici. E poi una stretta di mano e una parola data rappresentano ancora relazioni vincenti».
Giulia è la più piccola di casa Orsolini. Esprime la quinta generazione che al completo lavora in azienda occupando ruoli chiave, a dimostrazione che il seme lanciato da Pacifico nel 1880 ha dato davvero prodotto frutti generosi.
ORSOLINI AMEDEO SPA – strada provinciale Vasanellese, 4 – 01039 Vignanello (VT)