Rassegna Video - 11/05/2024

Transizione ecologica e sostenibilità: su Rai Due "Il Confronto" con Giovanni Turriziani

Il Vice Presidente Unindustria con delega per la Green Economy: "Di anno in anno monitoriamo il tema della produzione sostenibile delle nostre imprese: un tema crescente nella sensibilità aziendale. Serve neutralità tecnologica e semplificazione"

In onda oggi a “Il confronto” con Monica Setta, su Rai Due, il talk su transizione ecologica e sostenibilità con Giovanni Turriziani, Vice Presidente Unindustria con delega per la Green Economy, che ha parlato dell’impegno delle industrie del Lazio verso gli obiettivi di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (approfondisci con il nostro studio "La sfida Green"). Ospiti della puntata anche Stefano Ciafani (Presidente nazionale Legambiente), Francesca Portincasa (Direttore Gen. Acquedotto Pugliese), Caterina Collovati (Giornalista Conduttrice) e Samantha De Grenet (Conduttrice Televisiva):

“Noi in particolare ci occupiamo dell’obiettivo 12 di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, consumo e produzione responsabili" - ha esordito Turriziani - "Redigiamo un rapporto sulla produzione sostenibile delle nostre imprese: di anno in anno, monitoriamo come questo stia diventando un tema sempre crescente nella sensibilità aziendale”.

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Sviluppo sostenibile, le priorità

Continua Turriziani sui driver della sostenibilità: “Serve neutralità tecnologica, c’è sensibilità verso l’ambiente ma bisogna avere un approccio neutrale e graduale. Ogni tipo di produzione può essere utilizzata in maniera virtuosa, ma abbiamo intere filiere che vanno riconvertite. Il processo è avviato, ma non può essere istantaneo: dobbiamo salvaguardare la produzione sostenibile sia da un punto di vista di impatto ambientale che produttivo. Aggiungo un terzo driver di sviluppo: dobbiamo riscrivere dei regolamenti, perché se fino ad oggi abbiamo avuto un approccio - come è stato detto – in cui tutto il sistema legislativo è stato improntato maggiormente alla precauzione e alla prevenzione, ora che invece c’è sensibilità al tema anche nelle giovani generazioni dobbiamo assolutamente semplificare. Bisogna creare delle cosiddette simbiosi industriali fra un’impresa e l’altra, in maniera che rifiuti e scarti possano essere reimmessi nel ciclo produttivo”.

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