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Foto gallery - 30/01/2024

La Sfida Green, opportunità per le imprese. Produzione sostenibile e chimica verde nel Lazio, presentato lo studio Unindustria

L'Assessore Elena Palazzo: "Presto un tavolo permanente di confronto tra Regione Lazio e Unindustria su sostenibilità, transizione energetica e cambiamenti climatici"


Oggi martedì 30 gennaio 2024 in Unindustria a Roma abbiamo ospitato il confronto tra imprese e Istituzioni "La Sfida Green. Una opportunità per le imprese. Produzione sostenibile e chimica verde nel Lazio". Con Giovanni Turriziani, Presidente del Gruppo tecnico Green Economy di Unindustria, ed Emilio Mazza, Presidente della Sezione Chimica, Gomma e materie plastiche di Unindustria, ha preso parte all'incontro l'Assessore della Regione Lazio con delega all’Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità, Elena Palazzo. I risultati del rapporto “Produzione sostenibile e la circular economy nelle imprese del Lazio” sono stati illustrati da Giorgio Urbano, Industrial Sustainability Strategy Manager di RINA, e a seguire si è tenuto un momento di confronto tra le numerose imprese presenti e Tommaso Aureli, Direttore Generale di ARPA Lazio. Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Unindustria Angelo Camilli.

 


In foto da sinistra:
Emilio Mazza, Elena Palazzo, Giovanni Turriziani

 

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L'appuntamento è stata l'occasione per presentare i risultati del lavoro svolto dal Gruppo Tecnico Green Economy sulla “Produzione sostenibile e la circular economy nelle imprese del Lazio (scarica lo studio)”, realizzato in collaborazione con RINA e con il contributo della Camera di Commercio di Roma, panoramica delle iniziative intraprese dalle aziende laziali per favorire la transizione ecologica e ridurre l’impatto ambientale.

 

Scarica lo studio
 

Inoltre, nell'ambito dell'incontro, è stato presentato il volume "Le imprese del Lazio alla sfida della Transizione verde", una raccolta di best practices in tema di economia circolare e transizione ecologica con le testimonianze di dieci aziende associate appartenenti alla Sezione Chimica, Gomma e materie plastiche di Unindustria: Air Liquide Italia Service, Basf Italia, Flessobags, Itelyum Regeneration, Lanxess Solutions Italy, Nextchem Gruppo Maire, Novamont, Plasta Rei, Tecma Gruppo Sogimi, Vetreco.

 

Le dichiarazioni

"La nostra regione e le nostre imprese hanno un ruolo cruciale nel processo di transizione verso un'economia circolare e nell'adozione di modelli di produzione e consumo sostenibili" - ha dichiarato Giovanni Turriziani - "Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito a un crescente interesse da parte delle imprese per l'integrazione della sostenibilità ambientale nei loro processi aziendali, sulla spinta di diversi fattori: rispondere alle aspettative dei consumatori, migliorare il posizionamento nelle relazioni di filiera, adeguarsi alle normative sempre più rigorose in materia ambientale. Grazie al lavoro del nostro Gruppo Tecnico Green Economy e del Centro Studi, Unindustria ha avviato un’indagine tra le aziende laziali sulla produzione sostenibile e la circular economy: intendiamo misurare il progresso delle aziende nel processo di transizione, con l’auspicio che sia sempre più forte".

 

"Partirà presto un tavolo permanente di confronto tra Regione Lazio e Unindustria sui temi della sostenibilità, della transizione energetica e dei cambiamenti climatici che ci consentirà di aver un dialogo attivo sulle tematiche più stringenti - ha dichiarato in una nota Elena Palazzo, Assessore della Regione Lazio con delega all’Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità - "Sono felice che la mia proposta di sinergia, presentata in occasione del convegno "La sfida Green un’opportunità per le imprese", sia stata accolta con favore dalla platea di industriali. Ringrazio per questo il presidente di Unindustria Angelo Camilli e il vice presidente Giovanni Turriziani. Credo molto nel gioco di squadra e per questo intendo accogliere le istanze di tutti i portatori di interesse. L’apertura da parte delle istituzioni e la loro presenza nell’accompagnare le imprese verso una fase importante di trasformazione rappresenta una garanzia di legalità e rispetto delle norme. In questo modo potremo avviare insieme programmi e strategie mirate che siano davvero capaci di rendere le aziende sempre più competitive, con un vantaggio per la nostra economia, e più sostenibili, con un vantaggio per l’ambiente. Possiamo costruire un vero e proprio modello Lazio, per rendere la nostra regione capace di attrarre nuovi investimenti e nuove imprese. I tempi sono ormai maturi per affrontare in maniera seria e non meramente ideologica il tema della sostenibilità ambientale. Si tratta della vera sfida che attende tutti noi: imprese, istituzioni e cittadini. Quello che abbiamo già avviato è un percorso di accompagnamento verso il cambiamento che va vissuto per quello che è: una opportunità. Del resto, le aziende del Lazio hanno già iniziato a investire sulle fonti rinnovabili e sono impegnate sul fronte del risparmio energetico. Quello che stiamo vivendo è un momento decisivo. L’Europa punta molto sul contrasto al cambiamento climatico e sulla sostenibilità. Per questo, grazie al Programma Regionale FESR sono previste misure importanti per supportare i processi produttivi sostenibili. Lo scopo è quello di superare il modello di produzione lineare non più adatto alla società moderna. Come Regione Lazio, intendiamo inoltre lavorare per migliorare e snellire le procedure e andare così incontro a una delle esigenze più sentite da parte delle aziende. Tutti dobbiamo remare nella stessa direzione. Sono certa che lo faremo, anzi mi sento di dire che abbiamo già iniziato a farlo”.

 

Giorgio Urbano, Industrial Sustainability Strategy Manager di RINA, ha illustrato i risultati dello studio “Produzione sostenibile e la circular economy nelle imprese del Lazio”: «Negli ultimi anni le imprese hanno sempre più integrato la sostenibilità nei loro processi. Ciò si evince anche dai risultati del rapporto che abbiamo redatto con il prezioso supporto di Unindustria, quindi dei membri del Gruppo Tecnico Green Economy, e con il contributo della Camera di Commercio di Roma. Difatti, l’80% del campione di aziende intervistate nel Lazio possiede un sistema di gestione ambientale (nel 2021 erano il 66%) e il 61% ha adottato strumenti per la rendicontazione ambientale (55% era la percentuale del 2021). Dagli studi condotti, inoltre, è emersa la volontà da parte delle aziende di concentrarsi sempre più su iniziative - come l’efficientamento energetico e gli interventi per la riduzione dei rifiuti - volte a favorire la transizione ecologica e a ridurre l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell’Onu».

 

"La Sezione Chimica, Gomma e materie plastiche di Unindustria ha promosso un’attività di ricognizione delle esperienze aziendali in tema di economia circolare e transizione ecologica, a livello settoriale, nel Lazio" - ha dichiarato Emilio Mazza presentando il volume "Le Imprese del Lazio alla sfida della Transizione verde". L'obiettivo è identificare e valorizzare le esperienze esistenti: azioni, comportamenti, progetti e i modelli adottati da alcune delle imprese associate in tale ambito. Raccontare storie ed esperienze di imprese impegnate ad applicare i principi dell’economia circolare e le sfide della transizione verde, oltre a fungere da strumento di informazione, sensibilizzazione e documentazione, vuole favorire le potenziali sinergie, mettere a sistema le singole esperienze e diffonderne la conoscenza per favorire il networking e le collaborazioni tra imprese e istituzioni sul tema".

 

In conclusione il Presidente di Unindustria Angelo Camilli: "Organizzare incontri come quelli di oggi significa aumentare la consapevolezza delle imprese sulle tendenze in atto, in modo da non trovarsi impreparati ai cambiamenti necessari e creare un dialogo costante e fattivo con i nostri interlocutori politici e la Pubblica Amministrazione, perché la sfida green richiede necessariamente sinergie concrete e obiettivi pienamente condivisi. La previsione degli investimenti necessari per favorire la transizione energetica ed ecologica fornisce una rappresentazione efficace delle dimensioni del fenomeno che ci troviamo ad affrontare: l'Unione Europea, nelle ultime stime pubblicate a luglio, ha stimato un fabbisogno di investimenti di 700 miliardi l’anno per raggiungere gli obiettivi al 2030 del Green Deal e, in questa proiezione, almeno 110 miliardi l’anno sono quelli che servirebbero all’Italia. Bisogna ancora lavorare sulla consapevolezza industriale e sulla necessità di smantellare alcuni stereotipi. Unindustria sta aumentando il volume e la qualità del supporto alle aziende associate in questo grande riposizionamento con iniziative dedicate, con sempre più attività di informazione, analisi e sostegno. Oggi abbiamo presentato due strumenti diversi, ma complementari della nostra strategia. Ma sono diversi i progetti che abbiamo avviato come ad esempio, con lo scopo principale di promuovere best practice e canalizzare l’informazione, da oggi sarà presente sul nostro sito uno spazio dedicato alla sostenibilità,  la “Vetrina della sostenibilità”, che sarà arricchito con i contributi delle aziende associate. Allo stesso tempo, la struttura e l’organizzazione di Unindustria si sta evolvendo per andare incontro alle esigenze crescenti degli associati: è stato implementato l’Ufficio Ambiente ed è stato avviato un ufficio ESG, perché la sostenibilità non è solo una questione ecologica in senso stretto, ma anzi abbraccia molti più ambiti che inseriscono l’impresa in una dimensione molto più ampia di relazioni con il territorio, le catene del valore e la società".

 

Seguono alcune immagini dell'appuntamento.

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