Otto anni dopo il terremoto che uccise 299 persone ad Amatrice lo spopolamento corre più della ricostruzione Post sisma. Ne parla oggi Il Sole 24 Ore: ora il timore più diffuso, in quest’angolo di Appennino tra Lazio, Marche e Umbria, è ritrovarsi con case nuove e nessuno dentro. I Comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto lottano per non sparire. Nel frattempo, fanno i conti anche con avvisi di pignoramento. «Pure questa è l’Italia», allarga le braccia Giorgio Cortellesi, primo cittadino di Amatrice.
L’imperativo è evitare nuovi rallentamenti, considerati fatali in un’area esclusa sia dalla Zona economica speciale (Zes), che termina 5 km prima, che dalla Zona logistica semplificata (Zls). Una delle proposte giunge dal Presidente di Unindustria Rieti Alessandro Di Venanzio per l'attivazione di "una Zls che consentirebbe condizioni economiche, finanziarie e amministrative più favorevoli. Una mini Zes per autorizzazioni uniche e crediti d’imposta; una zona cuscinetto importante, considerando che la vicina L’Aquila godrà, con la Zes unica per il Mezzogiorno, di contributi finanziari, benefici fiscali e occupazionali".
In allegato l'articolo a cura di Raffaella Calandra per Il Sole 24 Ore.