A Roma la bolletta del gas aumenterà di almeno 280 euro nel 2025. L’allarme lo ha lanciato in un’analisi l’associazione di utenti e consumatori Codacons: ne parla oggi il Corriere della Sera con l'intervento del Presidente della Sezione Ceramica di Unindustria Marco Giuliani.
L’indagine è realizzata dopo che l’Autorità per l’energia Arera ha annunciato che si prevede un possibile incremento del 10% delle tariffe nel prossimo semestre. Nella Capitale una famiglia composta da quattro persone, consumando in un anno circa 1.400 metri cubi di combustibile, nel migliore dei casi in dodici mesi oggi spende quasi 1.900 euro. Qualora le previsioni siano esatte, sul mercato libero il rialzo sarà di 186 euro annui a utenza. Se però le attese si riveleranno errate per eccesso (+ 5%) o per difetto (+15%), la differenza oscillerà comunque tra i 93 euro e i 279 euro. Invece sul mercato tutelato, dove i prezzi sono fissati dalla stessa Arera e lo stesso nucleo paga attualmente 1.753 euro all’anno, gli aggravi andranno dagli 87,6 euro ai 263 euro. Una autentica stangata. Valori certamente in crescita, ma ben lontani dai picchi toccati nel 2022. Il tema tuttavia è tornato centrale dopo il balzo in avanti di inizio gennaio: alla notizia dello stop al transito di gas russo attraverso l’Ucraina il costo della materia prima era salito a 50 euro al megawattora dai 35 euro di dicembre, mentre al momento della stesura dell’articolo si attesta sui 45 euro. Eppure resta alto il timore di speculazioni.
«Il distretto di Civita Castellana, ad esempio, non ha mai smesso di interessarsi all’argomento", dice il Presidente della sezione ceramica di Unindustria Marco Giuliani. "Tante aziende sono state previdenti, stipulando contratti a lungo termine o costruendo impianti fotovoltaici per l’approvvigionamento. Anche per le imprese del Lazio è necessario avere costi competitivi allineati a quelli degli altri paesi. Ecco perché dobbiamo lavorare per un mercato unico europeo dell’energia».
In allegato l'articolo completo a cura di Mirko Giustini per il Corriere della Sera.