Sud e Nord insieme verso l’Europa. Coesione territoriale 2021-2030:
cambiamenti strutturali e strategici per lo sviluppo e la convergenza socioeconomica del Paese
Nel 2021 si apre un decennio cruciale per il futuro del nostro Paese: grazie alla spinta del PNRR possiamo affrontare e risolvere nodi strutturali e di sistema che da tempo bloccano la crescita. Intervenendo oggi al confronto “Sud e Nord insieme verso l’Europa”, organizzato da Confindustria a Napoli, il nostro Presidente Angelo Camilli ha contribuito al confronto sulla coesione territoriale 2021-2030 e sui cambiamenti strutturali e strategici per lo sviluppo e la convergenza socioeconomica del Paese.
Nel Lazio bisogna investire sulle competenze utili alla creazione di un futuro più sostenibile e inclusivo: a questo proposito, Camilli ha evidenziato l'importanza di alcune progettualità portate avanti dalla nostra Associazione, tra cui il Politecnico di Roma e del Lazio, il sostegno agli ITS e la spinta per recuperare il divario con l'Europa sulle materie STEM.
"Il Politecnico di Roma e del Lazio è una grande occasione di sviluppo per tutta la nostra regione: transizione energetica, sostenibilità, trasformazione digitale, agri-bio farmaceutica e salute sono pilastri dell’offerta, settori prioritari per il futuro ed eccellenze del territorio. Sul tema delle competenze, inoltre, Unindustria ha sostenuto fortemente l’ITS Meccatronico di Frosinone nato per rafforzare la formazione specialistica e le competenze utili alle imprese. Lo scorso primo luglio ho partecipato alla cerimonia di consegna dei diplomi per l’avviamento al lavoro dei 23 ragazzi che hanno concluso con successo il primo biennio formativo: ebbene, tutti i diplomati sono stati assunti praticamente il giorno stesso della consegna del titolo. Un primo traguardo estremamente importante, siamo felici che la Regione Lazio abbia avviato il processo di costituzione di altre 6 Fondazioni ITS. Sulle materie STEM, siamo entrati a far parte dell’Advisory Board del progetto Steamiamoci con l’obiettivo di contribuire in maniera attiva a sviluppare una maggiore sensibilità dei ragazzi, ed in particolare delle ragazze, verso queste discipline, su cui dobbiamo recuperare rapidamente: abbiamo pochi laureati, ovvero circa il 25% del totale dei laureati tra i 25 e i 34 anni, mentre in Germania sono quasi il 33%, in Spagna il 27,5% e in Francia il 27%. Dobbiamo accrescere queste competenze nelle nuove generazioni per cogliere insieme gli obiettivi del futuro".