Il Lazio vanta un nuovo primato con Limito, il labirinto di vigna più grande del mondo inaugurato dalla nostra azienda associata Marco Carpineti: un progetto eccezionale che valorizza un territorio ricco di storia e natura da riscoprire a pochi chilometri da Roma, in provincia di Latina. Limito, ideato da Paolo Carpineti, apre ufficialmente le porte svelando i suoi disegni e i suoi sentieri nel Parco dell’Antoniana, tra i Comuni di Bassiano, Sezze e Sermoneta su un altopiano a 500 metri d’altezza, immerso nella natura selvaggia, contornato da boschi, cielo, e il mare in lontananza.
Limito, il vigneto labirinto
L’idea di Limito nasce nel 2019 ma affonda le radici nell’infanzia del produttore di vino, da sempre vissuto tra i vigneti: “Generalmente un filare è composto da un punto A e un punto B, non c’è modo di attraversarlo come vuoi. A me questa cosa ha sempre dato un senso di scarsa accoglienza, penso che un vigneto debba essere un luogo ospitale”.
Da qui l’idea di un vigneto inclusivo, ricco di significati emotivi che si fa invito per chi vorrà visitarlo. L’opera di land art si compone di un elaborato disegno che vuole abbracciare chi percorre l’interno della vigna, in grado di includere e accogliere, di ospitare invece che di creare barriere. “Perdersi per ritrovarsi. Questa è l’azione che mi auguro ogni visitatore possa svolgere all’interno del labirinto. Un vagare con la mente, un avanzare con passi decisi ma increduli, per lasciarsi trasportare dai suoni del contesto e dal proprio istinto primordiale. Ci rendiamo sempre più conto del bisogno umano di stare nella natura, mangiare cibi sani e farsi avvolgere dalla bellezza. Nel parco dell’Antoniana oltre a tutto questo c’è anche buon vino!”.
Limito, il progetto
Il progetto di Limito è affidato alla progettazione dello Studio di Architettura del Paesaggio Fernando Bernardi che sviluppa il labirinto attraverso un percorso di realizzazione durato anni che vede protagoniste le viti di Bellone, Nero Buono e Abbuoto. Nasce così il labirinto con i suoi 80 metri di diametro, i 4 ingressi e le due soluzioni differenti. Due piazzole per la sosta poste ai lati di esso, circondate da 8 cipressi, svettano come colonne e sono un “punto di riferimento” per chi lo attraversa. Infine, sono presenti due spirali che, come onde, danno dinamicità all’intero disegno e possono essere percorse entrando da un lato ed uscendone dall’altro. Dopo quattro chilometri di sterrato in mezzo alla natura, si arriva in un luogo scenografico e inaspettato. L’altopiano della tenuta si apre allo sguardo svelando finalmente Limito, un esempio di land art unico nella sua realizzazione e per il luogo incontaminato nel quale è stato pensato e realizzato. Quasi come una soglia, a segnare l’inizio del percorso, un’altra novità attende chi arriva sull’altopiano: l’altalena Otium, ideata dall’artista corese Alessio Pistilli, un’opera d’arte contemporanea che permette di vivere un’esperienza personale legata alla nostra infanzia e, allo stesso tempo, fa cornice del paesaggio che la circonda, un simbolo che può essere non solo goduto dalla vista come tutte le opere d’arte ma anche vissuto. L’impianto dell’altalena riprende l’ovale del logo dell’azienda Marco Carpineti e prende forma dall’unione delle due montagne, visibili all’orizzonte, che ne ispirano il movimento ondulatorio.
Limito entra di diritto come nuova esperienza nel mondo Carpineti Experience. “In un mondo in cui regna il caos, perdersi nella natura aiuta a ritrovare se stessi. Inauguriamo oggi una nuova esperienza che, assieme al ventaglio di proposte che già offriamo, aggiunge una opportunità per conoscere questo bellissimo territorio ancora poco esplorato e valorizzato. Il paesaggio si snoda tra archeologia, vie storiche, laghetti magici, maestosi panorami governati da mucche marchigiane e filari di vite labirintici. L’esperienza proporrà vari percorsi da fare: a piedi, a cavallo, in bici o comodamente in auto per raggiungere il labirinto di vite. Chi Ri-uscirà dal labirinto si ritroverà, per brindare con i nostri vini accompagnati da prodotti tipici locali. L’esperienza si scoprirà man mano che si vivrà!” racconta Isabella Carpineti, Project Manager di Carpineti Experience. Limito, con le sue peculiarità, centra l’obiettivo della Famiglia Carpineti: “Rendere le nostre tenute, nate e pensate per produrre uva, dei musei a cielo aperto. Trasformare ciò che è produttivo in qualcosa di artistico. Tornare a parlare di bellezza, creatività, ingegno e distintività. Ciò che ha reso l’Italia per secoli una terra di bellezza e bacino di una capacità del “fare” unica al mondo”.