Questa sembrerebbe essere stata l’idea lanciata da Angela Merkel durante il Vertice dei Capi di Stato e di Governo di La Valletta della scorsa settimana, da perfezionare in occasione delle celebrazioni del 60° Anniversario della firma dei Trattati di Roma il 25 marzo prossimo.
A dire la verità, mentre da allora si sono moltiplicati gli articoli sulla stampa italiana, su quella europea il tema non è emerso con la stessa forza.
È indubbio comunque che la questione, quella cioè di una Europa a due velocità, avanzata oltre 20 anni fa da un certo…Wolfgang Shauble, è già una realtà oggi: basti pensare all’area euro alla quale si contrappone il fronte dei Paesi che non vogliono sapere della moneta unica.
Naturalmente è proprio all’interno dell’area euro però che le divaricazioni sono andate via via crescendo rispetto ai punti di convergenza. L’idea quindi merita di essere posta anche come test della volontà di andare avanti, Germania in testa, assumendone conseguenze e responsabilità in termini di solidarietà e coesione.
E chissà che proprio il “fattore Trump” non possa determinare un sussulto di orgoglio europeo nel momento in cui le prime dichiarazioni del neo Presidente americano sembrano chiaramente rivolte a scoraggiare il progetto europeo, privilegiando i rapporti bilaterali con i suoi singoli Stati membri.
Non a caso, dai movimenti e leader europei che più esplicitamente si richiamano ai suoi valori è partita un’offensiva, legata alle prossime scadenze elettorali nazionali, per fare dell’integrazione europea e della moneta unica la cartina di tornasole della loro campagna, brandendo lo spauracchio referendario e facendo del 2017 ogni giorno di più un anno decisivo per il futuro dell’Unione europea.
Editoriale - Gianfranco Dell’Alba
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All’indomani del vertice europeo informale de La Valletta, in cui si è statuito di andare avanti con un’Europa a due velocità, ad aprire la settimana brussellese, lunedì 6 febbraio, è il Consiglio Affari esteri.
Nell’agenda provvisoria previsti degli aggiornamenti sulla situazione in Ucraina, Libia, Egitto e Medio oriente. Mentre, martedì i Ministri si riuniranno nella conformazione Consiglio Affari generali per iniziare a preparare il Consiglio europeo dei prossimi 9 e 10 marzo, tra i vari punti in agenda si segnalano: l’urgente promozione degli investimenti per stimolare la crescita e l’occupazione; la sicurezza; le relazioni esterne. Inoltre, ai Ministri la Commissione europea presenterà la Comunicazione sui prossimi passi per un futuro europeo sostenibile.
Sul fronte del Parlamento europeo, si riuniranno quasi tutte le commissioni parlamentari. Tra queste, giovedì 9 febbraio la commissione di inchiesta per la misurazione delle emissioni nel settore automobilistico (EMIS) avrà uno scambio di opinioni con il Commissario per il Mercato interno, l’industria e le PMI El¿bieta Bieñkowska. Si riunirà anche la commissione per i Problemi Economici e Finanziari (ECON), la quale ospiterà il consueto Dialogo Monetario con il Presidente della BCE, Mario Draghi, e voterà la relazione dell’On. Gunnar Hökmark (PPE, Svezia), sul “Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche: Analisi Annuale della Crescita 2017”.
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· Alleanze delle abilità settoriali per l’attuazione di un nuovo approccio strategico («piano») alla cooperazione settoriale sulle competenze (Lotto 3). Il Lotto 3 è aperto solo a sei settori economici specifici: automotive; difesa; tecnologia marittima; spazio (geo-informazione); tessile-abbigliamento-pelletteria-calzature; turismo.
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A cura della Delegazione di Confindustria presso l'Unione europea
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