E' stato firmato da parte del Governo il 18 novembre il decreto di istituzione della ZLS proposta dalla Regione Lazio
E' stato firmato da parte del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano il decreto di istituzione della Zona Logistica del Lazio, proposta dalla Regione Lazio, di cui si attende ora la pubblicazione.
Vedi il comunicato stampa di Unindustria qui:
https://www.un-industria.it/canale/stampa/notizia/132558/zls-unindustria-biazzo-bene-approvazione-ora/
Come noto, la ZLS configura un'area speciale in cui operatori, imprese logistiche, filiere portuali e doganali possono beneficiare di semplificazioni amministrative, incentivi fiscali e finanziari, procedure più snelle e un collegamento rafforzato fra infrastrutture portuali, piattaforme logistiche e aree industriali.
Dal punto di vista doganale, la ZLS agevola il raccordo tra autorità doganali, operatori portuali e imprese import-export, consentendo di snellire operazioni già da tempo segnalate come lente e costose: l’obiettivo è ridurre i tempi delle operazioni di sdoganamento, favorire un più rapido passaggio delle merci e abbattere alcuni dei costi indiretti legati alla burocrazia.
Dal punto di vista logistico e trasportistico l'obiettivo di una ZLS è di rendere la Regione un nodo più attrattivo nella rete nazionale ed europea della logistica, rafforzando i porti regionali - nel caso del Lazio Porto di Civitavecchia, Porto di Fiumicino e Porto di Gaeta- e le loro aree retroportuali, dando alle imprese uno strumento operativo per investire e crescere.
Fra i principali elementi che la ZLS introduce:
- Percorsi autorizzativi accelerati e snelliti: uno sportello unico o procedure semplificate che riducono i tempi di realizzazione delle infrastrutture logistiche o delle attività produttive aventi forte componente import/export.
- Credito d’imposta e incentivi per gli investimenti nelle aree ZLS: le imprese che insediano o ampliano attività in tali aree potranno beneficiare di agevolazioni fiscali e contributive.
- Maggiore integrazione fra sistema portuale, piattaforme logistiche, infrastrutture stradali/ferroviarie: l’obiettivo è creare “catene logistiche” più snelle, competitive e internazionali, connessi al ruolo doganale e allo scambio merci.
- Selezione del territorio in quanto la scelta delle aree ZLS da parte delle Regioni è stata guidata da indicatori precisi, quali presenza di aree industriali, livello di internazionalizzazione, vicinanza a infrastrutture portuali/logistiche. Occorre ' tuttavia ricordare che essa è fortemente condizionata dala ubicazione delle aree 107 3C, in quanto solo nelle aree 107 3C di una ZLS sarà possibile fruire del credito d'imposta sui medesimi investimenti del Credito d'imposta ZES sud, benché con intensità d'aiuto minore.
- Effetti potenziali sul lavoro e sugli investimenti: le organizzazioni sindacali interpretano l’istituzione della ZLS come una “leva straordinaria” per lo sviluppo economico e occupazionale della regione.
Per un panorama completo dei punti sopra, cfr. le circolari informative Unindustria già pubblicate e quelle di prossima pubblicazione.