Si informa che il 14 Gennaio scorso è stato firmato fra Italia e Hong Kong l’accordo sulle doppie imposizioni fiscali che dovrà essere ratificato con legge italiana per poi entrare in vigore, indicativamente, a partire dal 1° Gennaio del 2014.
L’accordo, basato sul modello di Convenzione OCSE, prevede, al fine di evitare le doppie imposizioni, specifiche disposizioni per i residenti di uno Stato contraente che percepiscono redditi assoggettati a imposizione nell’altro Stato, prevedendo che l’imposta versata in tale Stato sia - nel rispetto di certi limiti - scomputabile dall’imposta dovuta nel Paese di residenza.
Tra le varie disposizioni si segnala che:
• è previsto un meccanismo di scambio delle informazioni, di carattere selettivo e non automatico. E’ prevista la clausola secondo cui uno Stato non può rifiutarsi di fornire informazioni solo per effetto del segreto bancario
• le ritenute alla fonte sui compensi corrisposti diminuiscono dal 20 al 12,5% (interessi), dal 22,5 al 15% (canoni), dal 20 al 10% (dividendi)
• le plusvalenze da vendita di azioni di società italiane da parte dei residenti di Hong Kong saranno tassate solo a Hong Kong; è tuttavia prevista un’eccezione per le società immobiliari
• gli utili derivanti in Italia dal trasporto marittimo internazionale percepiti dai residenti di Hong Kong, attualmente soggetti ad imposta in Italia, non saranno imponibili in Italia.
E’ auspicabile che la firma dell’accordo sia una buona premessa per la eliminazione di Hong Kong dalla Black List ai fini della deducibilità dei costi e dell’applicazione della disciplina sulle CFC - Controlled Foreign Companies.
L’accordo rappresenta uno strumento che aprirà nuovi mercati di capitali alle aziende italiane, che potranno trovare in Asia un mercato fertile e competitivo in aggiunta a quello europeo.
Si inoltra di seguito il testo dell’accordo per opportuna informazione e consultazione.