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News - 29/11/2023

Voucher digitalizzazione PMI: contributi a fondo perduto per Micro, Piccole e Medie Imprese

Presentazione delle domande fino al 14 febbraio 2024: qui tutte le info


La Regione Lazio ha pubblicato il bando Voucher Digitalizzazione PMI.

Con una dotazione di 15 milioni, sostiene i progetti volti ad adottare alcune soluzioni digitali, idonee ad aumentarne l’efficienza e la competitività.

La misura prevede una riserva di 2.5 milioni per le PMI con Sede Operativa nelle aree nei Comuni di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo ed ulteriori 2.5 milioni per le aziende nei Municipi X (Ostia) e IV (Tiburtina) di Roma Capitale.

Destinatari del bando sono le MPMI del Lazio.

Progetti ammissibili e contributi

La misura prevede cinque distinte linee di intervento, per ognuno dei quali è previsto forfettario a fondo perduto (in de minimis) che prevede i seguenti limiti massimi:

  • 50.000 euro per Micro Imprese
  • 100.000 euro per Piccole Imprese
  • 150.000 euro per Medie Imprese

Dal 1° gennaio 2024 entrerà in vigore il nuovo regolamento de minimis, che prevede l'innalzamento del massimale, per ogni azienda, a 300.000 euro (in precedenza 200.000 euro).

Il contributo minimo erogabile non può essere invece inferiore a 14.000 euro.

Ciascun progetto può comprendere le seguenti tipologie di interventi:

  1. Diagnosi Digitale (escluse micro imprese), ex ante ed ex post, realizzata da un Innovation Manager indipendente e certificato da un Organismo accreditato (vd Accredia). Servizio di consulenza specialistica eseguito da un professionista iscritto all’Albo degli Innovation Manager o in possesso di certificazione UNI11814 o di certificazione equivalente rilasciata da un organismo accreditato da ACCREDIA e, nel caso, in possesso delle certificazioni richieste per l’ambito della Cyber Security

L'albo è consultabile al seguente LINK

Contributo:

    • Piccola Impresa 8.160 euro
    • Media Impresa 21.470 euro


L’intervento di Diagnosi Digitale è obbligatorio ex ante ed ex post per le Piccole e Medie Imprese ed è escluso per le Micro imprese, per cui è previsto un modello di autocertificazione.

La Diagnosi Digitale ex ante definisce puntualmente i fabbisogni dell’impresa richiedente e conferma gli interventi, indicati nella domanda, che saranno realizzati.

La Diagnosi Digitale ex post è invece lo strumento che attesta la realizzazione del progetto.

  1. Digital Workplace

Ammissibile nel limite massimo di una Digital Workplace (postazione di lavoro digiale) per ogni dipendente, come risultante dalla “Attestazione della denuncia contributiva” emessa dall’INPS relativa al mese di ottobre 2023.

Acquisto e manutenzione software in licenza/canone di utilizzo di servizi cloud (36 mesi)

  • Software di produttività personale che garantisce adeguate prestazioni per il lavoro flessibile e remoto
  • Sistemi di comunicazione digitale
  • Sistemi per la gestione dei documenti
  • Software di firma digitale e di archiviazione a norma di legge

Contributo pari a 2.270 euro, a prescindere dalla dimensione

  1. Digital Commerce and Engagement
  • Servizi IaaS/PaaS: (sono escluse soluzioni basate su un pacchetto software erogato in modalità SaaS). Le piattaforme dovranno rientrare tra le seguenti tipologie:
    • Piattaforme integrate di digital commerce
    • Piattaforme per gestione di campagne pubblicitarie/promozionali sui canali digitali
    • Piattaforme di Digital Experience
    • Piattaforme di Analytics
    • Piattaforme di supporto e gestione clienti personalizzate
    • Integrazione con piattaforme di terze parti
    • Integrazione con provider di logistica e distribuzione
  • Costi di acquisto/mantenimento di domini Internet/certificati digitali Ssl
  • Servizi Professionali ICT associati ad Amministrazione e Supporto specialistico (36 mesi)

Contributo

    • Micro Impresa 4.950 euro
    • Piccola Impresa 8.120 euro
    • Media Impresa 15.870 euro
  1. Cloud Computing
    • Canone di utilizzo dei servizi cloud (36 mesi)
    • Acquisto e manutenzione software di gestione ed amministrazione
    • Servizi professionali ICT associati ad alcune attività progettuali

Contributo:

    •  D.1 Application server 17.680 euro
    • D.2 Database server 27.650 euro
    • D.3 Web server 14.070 euro
    • D.4 Database back up 5.590 euro
  1. Adozione di nuovi sistemi di Cyber Security (escluse le Micro Imprese)
  • Acquisto o noleggio di dispositivi hardware associati all’erogazione delle funzionalità di cyber security
  • Acquisto e manutenzione software in licenza o canone di utilizzo (36 mesi)
  • Servizi di sicurezza gestita in outsourcing (36 mesi)

Contributo:

  • Piccola Impresa 14.650 euro
  • Media Impresa 44.900 euro

Le Piccole e Medie imprese possono presentare progetti che devono includere obbligatoriamente l’intervento di Diagnosi Digitale, in abbinamento ad almeno un altro intervento.

L’importo a fondo perduto è calcolato a forfait; pertanto, non è necessario presentare fatture o altra documentazione di spesa.

Sarà sufficiente attestare la realizzazione dell’intervento oggetto dell’agevolazione.

Modalità e termini di presentazione delle Domande

Le Domande di contributo devono essere presentate esclusivamente on-line mediante la piattaforma GeCoWEB Plus

A partire dalle ore 12:00 del 13 dicembre 2023 sarà possibile accedere alla piattaforma GeCoWEB Plus e compilare l’apposito Formulario dedicato.

Nel Formulario deve essere indicato il punteggio complessivo risultante dal modello “Griglia Punteggio”.

Tale valore sarà preso in considerazione per la definizione della graduatoria provvisoria per l’ordine di accesso alla fase istruttoria.

L’invio della Domanda deve avvenire a partire dalle ore 12:00 del 13 dicembre 2023 ed entro le ore 18:00 del 30 gennaio 2024 (non sarà un click day).

PRIMO PASSO: calcolo del punteggio in base ai criteri di selezione

Per la definizione dell’ordine di accesso alla fase istruttoria il Richiedente deve calcolare il proprio punteggio sulla base dei criteri di selezione utilizzando il seguente modello “Griglia Punteggi”.

Istruttoria e valutazione

Una prima graduatoria provvisoria per l’ordine di avvio ad istruttoria viene definita ordinando le richieste in base al punteggio, dal più alto al più basso, calcolato dal richiedente sulla base dei criteri di selezione.

Il punteggio è verificato in sede di istruttoria e se necessario ridefinito, solo in riduzione. Seguono la verifica dell’ammissibilità formale, la verifica tecnica e la valutazione da parte della Commissione Tecnica della coerenza del Progetto con le finalità dell’Avviso e della congruità e pertinenza delle spese.

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