Interviste ed Editoriali - 05/06/2023

Cybersecurity, più aiuti e investimenti per le PMI

Intervista a Fausto Bianchi, Presidente Piccola Industria Unindustria, su La Repubblica

Novità: "Cybersecurity, scarica il Vademecum per le PMI"

“II settore della cybersecurity nel Lazio ha di fronte a sé una prateria di opportunità. Molte delle quali ancora da valorizzare, perché la pubblica amministrazione, che evidentemente nella nostra regione ha un peso preponderante, deve urgentemente mettersi al passo quanto a sicurezza dei propri impianti informatici e digitali”.

Lo dichiara Fausto Bianchi, Presidente del Comitato Piccola industria di Unindustria, in un’intervista a Repubblica. Domani pomeriggio, nell'ambito del Forum Cyber 4.0 nell'aula magna della Sapienza, Fausto Bianchi presenterà insieme con Lorenzo Benigni Presidente del nostro "Gruppo tecnico cybersecurity" il vademecum di Unindustria perché le imprese laziali piccole e grandi oltre agli uffici pubblici, si attrezzino contro i cyberattacchi e corrano ai ripari rispetto a quella che Bianchi chiama “una preoccupante disinformazione e mancanza di sensibilità su un tema così cruciale, spiegabile in parte con   le dimensioni davvero minuscole di gran parte delle Pmi laziali, dove il capo alza la saracinesca al mattino e l'abbassa la sera”.

Pretendere da questi piccoli e coraggiosi imprenditori che abbiano il chief technology officer, è un po' troppo. “Ma anche la grande componente pubblica presenta un gap inquietante”. Proprio   per questo, è paradossalmente proibitivo l'accesso ai vari fondi pubblici di incentivazione, che richiede quella competenza (si pensi ai "click day") che dovrebbero aiutare a conseguire. 

Ecco dunque l'impegno di Unindustria per offrire un sostegno, una guida, un coordinamento. Ottima base sono le imprese specializzate, che sono nella nostra regione ben 708 (il 22% del totale nazionale) con una crescita del 4,3% sull'anno precedente, secondo le elaborazioni di Unioncamere-InfoCamere.

Per numero di imprese il Lazio supera perfino la Lombardia (581), oltre a Campania (317), Sicilia (216), Veneto (209). In conseguenza di un così forte sviluppo, le aziende del Lazio sono tra quelle che hanno creato più opportunità di lavoro, con 5.480 addetti (18,8% del totale di tutte le regioni).

Nel mercato laziale, la cybersecurity vale 358 milioni con una crescita annua del 16% (un incremento superiore a quello del mercato complessivo). «Il tutto è trainato dall'esigenza di migliorare le capacità di difesa e prima ancora di autoanalisi dei rischi da parte di aziende e amministrazioni», insiste Bianchi.

«Non dimentichiamo - aggiunge il capo dei "piccoli" del Lazio - che si può contare sulla presenza a Roma della sede dell'Agenzia nazionale per la cybersecurity, oltre che del Competence center cyber 4.0 promosso dal ministero dell'Impresa qualche anno fa ma da rilanciare e rafforzare al più presto”.