“Roma ha potenzialità per essere la locomotiva d’Italia”. Così il Presidente Angelo Camilli getta le basi della ripartenza post pandemia puntando “sull’ottimismo e il fermento positivo che ho colto nelle imprese, sulla trasformazione digitale e sulla transizione energetica e sostenibile”. Sono i dati a parlare: " Il 2021 può portare ad una crescita del PIl regionale al 5%.
Il 25% delle imprese medio grandi ha ricominciato ad assumere e il 70% prevede nella seconda metà dell' anno un aumento del volume di affari"
Il Presidente Camilli fa il punto su diversi settori, a cominciare dal turismo: “Il calo per il Covid è stato notevole, intorno al 70%, ma ora grazie ai vaccini c’è stata una buona ripartenza”.
Il Presidente indica anche la strada per un cambio di rotta: “Le risorse del Recovery Plan vanno assolutamente investite in tempi rapidi e progetti efficaci, che possano rimettere in moto l’economia, gli investimenti, e quindi l’occupazione. E su queste scelte la politica, a livello nazionale e locale, non può fare errori.
Per Roma ci sono tre sfide: il Giubileo 2025, l’Expo nel 2035 e la creazione di un Politecnico”.
Poi un giudizio sull’operato della sindaca Virginia Raggi: “Il caos di rifiuti, trasporti pubblici e servizi scadenti sono problemi che Roma ha già da molti anni prima della Raggi. Purtroppo con lei nei primi anni di mandato c’è stato pochissimo dialogo, è mancata progettualità, con la città che ha vissuto anni di bassissimi investimenti”. Altro passaggio importante sui "poteri speciali" che servono al nuovo sindaco:" La città Metropolitana, con sindaco eletto dai cittadini avrebbe competenze strategiche su area vasta su servizi come trasporti e rifiuti". Infine sottolinea: “A prescindere dalle riforme, bisogna ripensare i poteri di Roma sui modelli europei e qui serve l’intervento del Governo”.
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