“Come associazione da sempre ci occupiamo del rapporto tra università e tessuto produttivo. C'è un disallineamento tra imprese e atenei. Un problema che diventa più grande in un momento dove è in corso un fortissimo cambiamento anche a seguito dell'emergenza sanitaria. C’è poi un problema relativo alla spesa per ricerca, dove anche il mondo privato si deve impegnare di più, e una difficoltà nel trasferimento tecnologico. La conseguenza di tutto questo è una minore capacità brevettuale. Si aggiunge poi la necessità di valorizzare le fortissime competenze che ha la nostra regione in tre aree tematiche fondamentali, coerenti con le missioni del Recovery Plan”.
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