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Documento - 08/11/2021

Primo Piano PNRR Settimanale di Unindustria - n.7

Caro Associato, leggi il nuovo numero del Settimanale di Unindustria e Orep a te dedicato

Caro Associato,

è on line il settimo numero di “Primo Piano PNRR. Settimanale di Unindustria in collaborazione con Orep”, il nuovo strumento di informazione settimanale sul PNRR a te dedicato, una overview su tutte le novità dell’ultima settimana per essere sempre aggiornati con news, bandi, previsioni, scenari sull’attuazione del PNRR.

 

   Versione stampabile in allegato

 

Settimanale 1-5 novembre 2021

I flash della settimana:

  • È stato pubblicato il nuovo dossier ANCI sul monitoraggio degli investimenti del PNRR aggiornato ad ottobre 2021.Il Dossier è una rassegna sintetica degli investimenti del PNRR che vedono un ruolo attuativo attribuito a Comuni e Città Metropolitane. Sono riportate informazioni sintetiche sull’investimento, sulle sue modalità di attuazione (con dettagli ripresi dalle schede di dettaglio allegate al Piano inviato alla Commissione Europea), sul loro valore economico e prossime scadenze (con informazioni riprese dal Decreto del MEF del 6 agosto 2021), sugli aggiornamenti acquisiti tramite il lavoro di confronto e monitoraggio condotto da ANCI.
  • Il Ministero della Transizione ecologica (MiTE) ha firmato il progetto per la rinaturazione dell’area del Po che coinvolge tutti gli enti interessati di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Il Progetto dal valore complessivo di circa 360 milioni di euro è uno degli importanti impegni previsti dal PNRR ((Missione 2, Componente 4, Investimento 3.3) di cui il MiTE è responsabile.
  • È online sul portale Italia Domani dal 29 ottobre una nuova sezione dedicata ai bandi ed avvisi pubblici ed altre procedure di attivazione degli investimenti, emanate dalle Amministrazioni centrali titolari degli interventi per la selezione dei progetti da finanziare attraverso il PNRR e/o l’individuazione di beneficiari e soggetti attuatori. Lo si apprende dalla circolare del 29 ottobre 2021, n. 25 della Ragioneria dello Stato, che spiega come l’intento sia quello pubblicare:
    • bandi/avvisi già emessi alla data odierna (anche se scaduti), in modo da darne evidenza sul portale anche come dato storicizzato;
    • bandi/avvisi di prossima emanazione (in anteprima o in concomitanza con la data di emanazione);
    • bandi/avvisi programmati entro il 2022 (con un sotto insieme più minimale di informazioni).
  • È stata pubblicata il 2.11.2021, la circolare 31/2021 di Assonime, che illustra le misure adottate dopo l’approvazione a fine maggio del decreto-legge n. 77/2021, per mettere a punto la governance del PNRR e le misure adottate dal decreto-legge n. 80/2021 per favorire il reclutamento nella PA, potenziare l’organizzazione amministrativa e migliorare la capacità delle amministrazioni di produrre risultati.
  • È stata pubblicato il 3.11.2021, il dossier PNRR: dati finanziari e quadro delle risorse e degli impieghi della Sezione bilancio del Servizio Studi del Senato. Il dossier ha il merito di riportare i dati sulle risorse destinate al finanziamento del PNRR dell’Italia, distinguendo tra “sovvenzioni” e “prestiti” e tra “nuovi” interventi ed “interventi in essere”. Inoltre, il dossier offre una rassegna delle informazioni reperibili nei più recenti documenti di finanza pubblica, riguardanti la modulazione temporale dei finanziamenti europei a carico dei fondi NGEU e della relativa spesa finalizzata all’attuazione delle misure del PNRR. Infine, il dossier approfondisce i dati contenuti nella relazione sullo stato di attuazione delle misure del PNRR in scadenza al 31/12/2021 (presentata al Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021 e non aggiornata al Dl Recovery della scorsa settimana).
  • Il 3.11.2021 la Conferenza Stato-Regioni e la Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Enti territoriali) hanno dato il via libera a due schemi di decreti MiMS utili all’attuazione del PNRR. In particolare, primo scema di decreto ripartisce 3,6 miliardi per il trasporto rapido di massa (M2C2I4.2). Sono ripartiti 2,2 miliardi per nuovi interventi nel settore (1,2 miliardi al Centro-Nord e un miliardo al Sud) e circa 1,4 miliardi per interventi che erano già finanziati a legislazione vigente (673 milioni al Centro Nord e 726 milioni al Sud). Lo schema di decreto sulle ferrovie regionali ripartisce 836 milioni di euro dei 936 milioni previsti dal Piano (M2C2I4.4.2) per il potenziamento delle linee regionali, visto che gli altri 100 milioni sono già stati destinati dal Contratto di Programma tra MiMS e Rfi a linee precisamente individuate. Per maggiori informazioni si rimanda al sito del MiMS.
  • Il Consiglio dei Ministri n°45 del 4.11.2021, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021. Si tratta di uno dei principali obiettivi presi dal governo nel PNRR, con il quale si è impegnati ad affrontare – entro la fine dell’anno – norme sui seguenti settori: servizi pubblici locali; energia; trasporti; rifiuti; avvio di un’attività imprenditoriale; vigilanza del mercato. Per maggiori dettagli si rimanda al comunicato stampa pubblicato in seguito alla riunione del Consiglio dei Ministri. Rispetto a quanto prospettato nei giorni scorsi, non sono state incluse nel disegno di legge: l’attesa accelerazione sulle gare per gli stabilimenti balneari e il commercio ambulante; la norma che avrebbe autorizzato i notai a esercitare le funzioni su tutto il territorio nazionale; la norma sullo spacchettamento nella gestione dei rifiuti in house; in ambito portuale, la deregulation dell’autoproduzione.

Inoltre, è stato approvato ieri al Senato il DL infrastrutture, che è quindi stato ufficialmente convertito in legge. Per un approfondimento delle misure del DL connesse al PNRR si rimanda alla newsletter della scorsa settimana.

  • Il 4.11.2021, il quotidiano la Repubblica ha pubblicato un’importante intervista al neoeletto sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Nell’intervista Manfredi racconta di aver chiesto al Presidente del Consiglio Mario Draghi un intervento di 200 milioni l’anno per la spesa corrente per 5 anni e di aver bisogno di almeno 1000 unità di personale tecnico per il PNRR (informatici, vigili urbani, impiegati, dirigenti). Manfredi spiega di aver proposto un PNRR delle città, ossia che si instauri una cabina di regia, finalizzata ad una verifica dei processi di attuazione costante con il governo e con il MEF.
  • Il Sole 24 Ore di oggi, 5.11.2021 riporta che il Ministero della Salute è sul punto di realizzare l’unico traguardo previsto per il 2021: infatti, con la firma lo scorso 25 ottobre del decreto con il «piano di riorganizzazione» degli ospedali che vale 1,4 miliardi e prevede un aumento dei posti letto nelle terapie intensive (+3.500 letti) e semintensive (+4.225), il decreto si appresta ad essere registrato alla Corte dei conti e ad entrare ufficialmente in vigore a breve. E tuttavia il Sole scopre che il piano in realtà già esisteva da oltre un anno, poiché infatti è la “fotocopia” di quello approvato dopo la prima ondata del Covid, finanziato appunto con 1,4 miliardi dal decreto 34 del maggio 2020 e che vede già ampi ritardi. Finora è stato attivato soltanto un letto su quattro dei 3.500 previsti con grandi differenze tra Regione e Regione che vanno dallo 0% di letti attivati da Molise e Basilicata all’80% dell’Emilia-Romagna e al 75% dell’Abruzzo facendo sì che gli ospedali si attrezzassero nell’ultimo anno con letti aggiuntivi” precari” o padiglioni all’interno di fiere da attivare in caso di necessità. Per attuare il Piano c’è ora tempo con il PNRR fino al 2026, ma la critica situazione di partenza fa presagire la probabile attuazione in questo settore dei poteri sostituivi.

 

Approfondimento Attuazione PNRR al Ministero dello sviluppo economico

È stata inviata in settimana alla Presidenza del Consiglio, come stabilito nella relazione sullo stato di attuazione del PNRR redatta dal sottosegretario Roberto Garofoli, un documento sullo stato di avanzamento dell’insieme di riforme e progetti del PNRR facenti capo al Ministero dello Sviluppo Economico, che sarà il protagonista della prossima cabina di regiaIl MiSE vede assegnati 18,1 miliardi e Giorgetti è il Ministro che, tra i politici, dovrà gestire più fondi del PNRR. In particolare, il MiSE dovrà impiegare a breve:

  • 3,1 miliardi di fondi preesistenti per il programma di incentivi Transizione 4.0 che da solo vale oltre il 35% del totale. Il MEF ha redatto una bozza di decreto ministeriale che dovrà istituire il Comitato scientifico previsto dal PNRR per il monitoraggio e la valutazione dei crediti di imposta 4.0.
  • 1 miliardo per le rinnovabili. Sono arrivati tre progetti sul tavolo del MiSE: quello di Stellantis per una fabbrica (“gigafactory”) per le batterie da realizzare a Termoli, uno di Enel per la creazione di una gigafactory per la costruzione di pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento e il piano dell’azienda svedese Midsummer per la realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione di pannelli flessibili nell’area di Modugno (Bari). Le risorse pubbliche verranno assegnate tramite decreto ministeriale e specifici contratti di sviluppo, entro il T2 2022.
  • 1,5 miliardi per gli IPCEI (Important projects of common European interest), destinati ai progetti Idrogeno e Microelettronica-2. Sono stati già pubblicati gli avvisi per le manifestazioni di interesse.
  • Una quota complessiva di 550 milioni riguarda accordi finanziari da stipulare con Cassa depositi e prestiti250 milioni per la creazione di un “Green transition fund” che investirà in fondi di venture capital, startup e programmi di incubazione e accelerazione che riguardano rinnovabili, mobilità sostenibile, efficienza energetica, smaltimento dei rifiuti, stoccaggio di energia; 300 milioni dovrebbero essere invece assegnati con decreto ministeriale al Fondo nazionale innovazione gestito da Cdp Venture Capital SgrEntrambi i dossier vanno completati per la metà del 2022.
  • La riforma della proprietà industriale, contenuta in un disegno di legge inviato ai ministeri competenti per il concerto. Ad inizio 2022 dovranno partire i bandi da 30 milioni per finanziare progetti sulla valorizzazione dei brevetti e per gli Uffici di trasferimento tecnologico.

Il documento inviato alla PCM deve, ai sensi della relazione del Sottosegretario Garofoli, individuare anche le criticità incontrate dall’Amministrazione nell’attuazione del PNRR. A tal proposito, Il MiSE non nasconde perplessità sul rispetto della quota Sud per gli incentivi Transizione 4.0, visto che al nord la domanda è più alta, così come per gli IPCEI, visto che la parola finale sull’approvazione dei progetti ce l’avrà la Commissione UE

 

 

Approfondimento principi trasversali ai bandi del PNRR

Mentre i fondi europei di cui i paesi membri hanno beneficiato fino ad oggi (es. fondi strutturali) sono tutti programmi di spesa, che obbligano i beneficiari alla puntuale rendicontazione delle spese come prova dell’impiego effettivo delle risorse, il NGEU è un programma innovativo in quanto performance based. Ciò significa che le risorse non vengono concesse in anticipo, ma solo se si è in grado di dimostrare risultati tangibili e sufficientemente rilevanti riguardo agli interventi previsti. Per misurare i risultati da conseguire si utilizzano indicatori qualitativi e quantitativi di perfromance concordati ex ante e temporalmente scadenzati. Sono i traguardi e gli obiettivi, le 527 condizionalità del PNRR che l’Italia dovrà soddisfare per ogni semestre dal secondo del 2021 al primo del 2026.

Per riuscire a rispettare i tempi, è richiesto alle Amministrazioni centrali di ‘qualificare’ e ‘indirizzare’ sin dall’inizio gli interventi in modo da assicurare risultati coerenti con il Piano. In particolare, per tutti gli interventi finanziati dal Piano va seguita una serie di principi generali che sono indicati nella circolare del 14 ottobre 2021, n. 21 della Ragioneria dello Stato. Questi principi sono rilevanti per tutti i soggetti proponenti di progetti finanziabili dal PNRR (imprese, comuni, unioni di comuni, province, regioni) e sono:

  • Il prossimo sana gestione finanziaria, in particolare in materia di prevenzione del conflitto di interessi, delle frodi, della corruzione e recupero dei fondi indebitamente assegnati;
  • rispetto della normativa nazionale ed europea, incluse le regole sugli aiuti di Stato;
  • principio del “do no significant harm”, per cui nessuna misura finanziata deve arrecare danno agli obiettivi ambientali in coerenza con l’articolo 17 del Regolamento UE 2020/852 (c.d. Taxonomy);
  • principio del contributo agli obiettivi climatici e della transizione digitale, ove pertinenti (c.d. tagging, art. 18, par.4, lett. e) ed f) del Regolamento UE 2021/241);
  • obbligo di conseguimento di target e milestone e degli obiettivi finanziari;
  • assenza del doppio finanziamento degli stessi costi da parte della RRF e di altri programmi dell’Unione o risorse ordinarie del bilancio statale;
  • ammissibilità a carico del PNRR solo delle spese di personale specificamente dedicato ai progetti di cui le amministrazioni hanno la diretta titolarità di attuazione;
  • obblighi di comunicazione e informazione attraverso l’esplicito riferimento al finanziamento da parte dell’Unione europea – NGEU e la presenza dell’emblema dell’Unione europea;
  • perseguimento delle priorità trasversali (parità di genere, protezione e valorizzazione dei giovani e delle future generazioni, superamento dei divari territoriali)

I principi trasversali a tutti i progetti sopra elencati verranno approfonditi nel prossimo incontro Unindustria per PNRR. Le idee in Primo Piano che si terrà nella seconda metà di novembre in collaborazione con OReP – Osservatorio Recovery Plan.

 

Clicca qui per visionare i numeri precedenti del Settimanale

 

 

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