Secondo i dati dell’European Regional Competitiveness Index 2019, il Lazio risulta la regione italiana più innovativa, con un tessuto imprenditoriale in espansione e in grado di connettersi con gli ambiti produttivi più avanzati.
All’interno del sistema produttivo regionale convivono esperienze imprenditoriali anche molto differenti tra di loro per dimensione, obiettivi, modelli produttivi e legami con il territorio.
Il Lazio si caratterizza anche per una spiccata vocazione internazionale, che si esprime sia in una crescente apertura verso l’esterno, sia in una particolare capacità di attrazione di esperienze e modelli provenienti da altri paesi.
La forte attrattività internazionale della Capitale è determinata da un contesto socioeconomico tra i più rilevanti in Europa e da una consistente presenza di imprese e di persone di origine estera, seconda in Italia solo alla Lombardia.
Con la crisi da Covid-19 sono tuttavia emersi alcuni problemi endemici comuni a tutto il territorio nazionale: da una parte la parcellizzazione in migliaia di microimprese e la sostanziale carenza di capitalizzazione, dall’altra l’inadeguatezza delle competenze manageriali in relazione al mutare dei mercati.
Rispetto a precedenti episodi recessivi, il terziario è stato danneggiato tanto quanto l’industria manifatturiera. Alcuni dei suoi comparti, in primo luogo le filiere della cultura-intrattenimento e del turismo-viaggi, sono tra quelli che registrano i dati più allarmanti. Ad essere colpiti più severamente sono stati gli alberghi, i ristoranti, gli esercizi commerciali al dettaglio.
Il turismo, uno dei settori trainanti della nostra economia, ha subito forti ripercussioni. La spesa dei turisti stranieri ha visto una diminuzione di 2,5 miliardi di euro. Nei primi nove mesi dell’anno le presenze negli alberghi di Roma sono scese del 77% e degli stranieri dell’80%.
Anche il settore moda ha subito pesanti conseguenze. Secondo i dati del centro studi di Confindustria Moda, in Italia si stima una contrazione del fatturato complessivo per il 2020 intorno al -29,7%, e una diminuzione delle esportazioni del -26,4%.
In allegato la Relazione