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Interviste ed Editoriali - 30/06/2023

Civitavecchia, Cristiano Dionisi: Per lo sviluppo del porto è fondamentale la zona logistica semplificata

Intervista al Presidente di Unindustria Civitavecchia Cristiano Dionisi, dal Sole24ore Inserti, pagina 8 di Davide Madeddu


Lo sviluppo del porto e dell’area retroportuale passa per la blue economy e la transizione energetica. E poi, un pacchetto di risorse legate al Pnrr, da mettere a terra e pari a 200 milioni e la ZLS, ossia la zona logistica semplificata, che ancora stenta a decollare. Sono i punti di forza con cui Unindustria vuole giocare la carta dello sviluppo per il porto di Civitavecchia. Area che diventa strategica per il rilancio dell'economia, soprattutto nel momento chiave della transizione energetica.

 

«Civitavecchia sta vivendo una fase di grande trasformazione, sia per la vocazione di hub energetico, legato alla centrale a carbone che sarà chiusa, sia per la blueeconomy e il programma che guarda al grande hub portuale premette Cristiano Dionisi presidente di Unindustria di Civitavecchia. Negli ultimi due anni abbiamo portato avanti un'azione sinergica per mettere in campo tutti quegli atti che poi possano permettere uno sviluppo importante dell'intera area».

 

Una delle iniziative riguarda la ZLs, ossia la zona logistica speciale che dovrà essere istituita con decreto del presidente del Consiglio per sette anni rinnovabili per altrettanto tempo. «Nel corso dell'attivita e delle interlocuzioni che ci sono state - argomenta il presidente - abbiamo chiesto e ottenuto che Civitavecchia fosse perimetrata nella carta degli aiuti di stato a finalità regionale per tutta la programmazione 21 - 27». Nel 2022 la delibera regionale con l'approvazione del piano di sviluppo strategico della ZLs comprendeva 29 comuni del Lazio con le aree portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Poi la richiesta del minIstero alla Regione di rimodulare il senso restrittivo la proposta riducendo a un massimo di 5.700 ettari le aree interessate, «C'è stato un problema ed è stata richiesta una riduzione dalla presidenza del Consiglio dei ministri - argomenta ancora Dionisi - e ci siamo proposti di collaborare per questo percorso». Ora si attendono gli atti concreti per dare corpo e gambe alla zona logistica speciale che, come sottolinea il manager, diventa un'occasione irrinunciabile per l'intero polo portuale. «Una volta attivata - aggiunge - noi come Civitavecchia avremo una capacità attrattiva molto simile a quelle del Sud Italia, soprattutto per quanto riguarda il collegamento tra Zls e Carta aiuti di Stato». E poi la questione portante: ossia la transizione energetica e la salvaguardia delle competenze, ma soprattutto gli investmenti legati alle opportunità previste dalla Zls che contempla esenzioni e burocrazia ridotta. «Abbiamo diverse interlocuzioni con nuovi investitori pronti a calare nuovi progetti e per questo motivo attendiamo l'attivazione della Zls e lo svincolo di alcune aree retroportuali che ci consentiranno di rilanciare l'azione in maniera forte e sostenuta - argomenta ancora -. Anche perché noi abbiamo un'importante filiera di carattere elettromeccanico con aziende e persone fortemente skilate sull'elettromeccanica perché intorno agli impianti energetici sorgono cluster elettromeccanici. E la nostra sfida, nell'ambito di questo processo di crescita, è quella di non disperdere le competenze e declinarle al futuro e declinarle alle nuove iniziative». Programmi che devono fare i conti con l'ultimo passaggio, quello che dovrebbe rendere operativo l'interosistema, «Abbiamo buone interlocuzioni e buoni rapporti con il Governo e con la Regione-continua ancora Dionisi - e siamo sicuri che entro breve tempo riusciremo».

 

In viaggio poi anche un altro progetto che punta a creare una sinergia con Brindisi giacché le due città sono al centro del programma di decarbonizzazione con la chiusura al 2025 delle due centrali a carbone. «Abbiamo iniziato un tavolo di collaborazione e abbiamo chiesto ai parlamentari dei territori di far riconoscere, a livello legislativo, le due aree come territori da attenzionare nel percorso della transizione energetica» conclude, «È stato approvato un emendamento e i prossimi mesi sarà aperto un tavolo interministeriale in cui si discuterà del futuro energetico dei nostri due territori» sottolinea Dionisi.

 

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