Economia e crescita, Piano Mattei, Europa: il Presidente di Unindustria Angelo Camilli ne ha parlato a Sky Tg24 Economia

Ospiti in studio il Sottosegretario alle Imprese e Made in Italy Massimo Bitonci e l’economista Carlo Cottarelli

Il Piano Mattei, i dati della crescita del Pil presentati dall’ISTAT, la difficile congiuntura internazionale e la necessità di una politica industriale italiana ed europea in grado di rilanciare la competitività dell’Europa. Questi i temi della puntata di Sky Tg24 Economia che ha visto ospite in studio il nostro Presidente Angelo Camilli, insieme al Sottosegretario alle Imprese e Made in Italy Massimo Bitonci e all’economista Carlo Cottarelli.

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Il Piano Mattei per l'Africa "nel metodo, è sicuramente una buona iniziativa perchè c'è un coinvolgimento quasi complessivo dei Paesi africani. I pochi Paesi che non sono intervenuti, sappiamo che sono sotto l'influenza della Russia".

Lo ha detto il presidente di Unindustria Angelo Camilli intervenendo a Sky Tg 24 martedì 30 gennaio 2024. "La cifra messa in campo non può cambiare le cose nel continente africano, ma sicuramente è una iniziativa concreta. Ci misuriamo con una competizione globale. In Africa, da molti anni, altri competitor investono in maniera molto importante come la Cina, la Russia, la stessa Arabia Saudita", ha aggiunto Camilli. Per questo la conferenza internazionale Italia-Africa è importante "con il coinvolgimento dell'intera Europa".

Intanto le imprese Italiane, in particolare quelle che operano sul settore energetico "sono già attive da tanti anni nei Paesi africani e possono sicuramente giocare un ruolo importante. Il nostro sistema economico potrebbe giocare un ruolo molto positivo, considerando anche la posizione geografica che ci avvantaggia", ha concluso Camilli.

In merito al Pnrr "entriamo in una fase di completamento per il 2024/2025. Quindi ci sarà sicuramente una accelerazione nella spesa e questo potrà rappresentare un ulteriore tassello positivo per le imprese. Sicuramente non abbiamo la prospettiva di una crescita che sarà sopra l'1%. Sarà un anno durante il quale dobbiamo continuare a tenere duro. Servono per il Paese politiche fiscali, di investimento di efficienza complessiva della pubblica amministrazione che consenta di liberare risorse. Bisogna rimettere a terra gli investimenti pubblici ma anche liberare risorse nel settore privato, mettendolo nelle condizioni di riprendere un percorso di investimenti. Le aziende hanno fatto molto in questi anni: sono nel pieno di una trasformazione digitale, c'è bisogno di tante risorse per affrontare questa trasformazione e rimanere competitivi sul mercato".

L'aspettativa di una discesa dei tassi di interesse nel corso dell'anno, "già rappresenta un fattore positivo con le imprese che possono ricominciare a guardare vero il futuro con maggiore fiducia", ha concluso Camilli.