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Documento - 12/03/2024

Relazione sulle attività 2023

Il documento, a cura di Unindustria, è disponibile in allegato

 

Relazione sulle attività 2023
Dall'introduzione del Presidente di Unindustria Angelo Camilli

 

Identità, analisi, prospettive.

 

Il 2023, secondo le principali previsioni, sarà stato l’anno in cui il PIL regionale avrà ricucito finalmente lo strappo alla crescita causato dalla pandemia, tornando e, probabilmente, superando i volumi del 2019.

Ancora una volta il sistema delle imprese ha dato un contributo decisivo, dimostrandosi dinamico, operoso e capace, come nel passato, di rimboccarsi le maniche per partecipare allo sviluppo del Paese.

Se, infatti, ci si attendeva un’accelerazione della ripresa dovuta alle risorse del PNRR, questa è avvenuta, ma ancora, per larga parte, per merito del tessuto produttivo che ha investito utilizzando le preziose leve degli incentivi automatici del Piano Nazionale.

Certo, nonostante si possa considerare chiusa la crisi postCovid, anche il 2023 è stato un anno di tensioni e di forti incertezze. La crisi energetica, l’inflazione, la scarsità delle materie prime, i tassi di interesse in salita - conseguenze dirette della pandemia e del conflitto in Ucraina prima e di quello in Medio Oriente poi - hanno influito sulle attività delle imprese mettendo nuovamente alla prova la loro propensione a generare innovazione e a trainare l’economia.

Tutto ciò in un momento in cui, lasciato alle spalle un passato recente faticoso, dobbiamo guardare con urgenza al futuro che ci impone un impegno importante nella sfida della doppia transizione, verde e digitale.

Alle nostre imprese è richiesto un notevole cambio di passo che sta trasformando significativamente le tradizionali dinamiche di business.

 

In questo scenario, Unindustria ha continuato nel 2023, da un lato, a sollecitare le Istituzioni su temi della competitività del territorio e, dall’altra, ad accompagnare le associate tra le urgenze del quotidiano e le prospettive di sviluppo.

Le elezioni regionali hanno segnato un cambiamento politico coinciso anche con l’avvio della nuova Programmazione dei Fondi comunitari. Unindustria è riuscita prontamente a costruire un’interlocuzione di merito incentrata su ascolto e collaborazione.

Questo riconoscimento è, ancora una volta, la prova dell’autorevolezza che la nostra Associazione ha costruito negli anni e che è diventata un valore determinante nel lavoro che svolge la struttura e nella fiducia che continuano ad accordarci le imprese.

Continuiamo a dimostrare che l’unico linguaggio che fa crescere la reale e leale collaborazione tra pubblico e privato è quello dei progetti e la credibilità che li sostiene è la grammatica del dialogo.

Con tale convinzione abbiamo portato avanti le nostre idee, ad esempio, per il Consorzio Industriale del Lazio così come per le misure sul credito che sostengano la crescita dimensionale e patrimoniale delle imprese.

Sappiamo che il Lazio non è ancora la terra d’impresa che ci aspettiamo e che ci meritiamo per la passione e la determinazione con cui siamo coinvolti nella crescita del territorio.

Come si legge tra le pagine di questa relazione, però, abbiamo continuato e continueremo nel solco della proposta per aumentare l’attrattività e per tracciare nuove traiettorie di sviluppo.

Alcune di queste ultime, come è successo per la candidatura di Roma a EXPO 2030, possono purtroppo interrompersi, ma la convinzione nel merito e nel metodo delle idee è la vera firma negli impegni che prendiamo con i nostri stakeholder.

 

Per questo una frenata, seppur brusca, non deve farci perdere l’orizzonte lungo delle scelte che facciamo. Il decennio di Roma, nonostante il venir meno di una tappa importante, deve ancora essere una prospettiva concreta di trasformazione e progresso della Capitale.

Diciamo sempre che il Lazio ha bisogno di credere di più nell’impresa, che la crescita ha bisogno di fattori di contesto migliori che valorizzino le potenzialità del territorio e delle aziende che qui producono lavoro e valore.

Credo che le pagine di questa relazione, come quelle degli scorsi anni, siano la testimonianza della ragione per la quale dobbiamo e possiamo insistere su questi temi: perché Unindustria e le imprese che ne fanno parte lavorano ogni anno per essere migliori e per essere uno di quei fattori di contesto positivi che caratterizzano la nostra regione.

Sentiamo forte la responsabilità di traghettare verso il cambiamento l’intera nostra comunità di imprese ed imprenditori. Ma, nello stesso tempo, siamo orgogliosi di rappresentare ed animare quella comunità che ha deciso che qualsiasi traguardo o sfida si abbia di fronte è sempre meglio affrontarla insieme.

 

Angelo Camilli

Presidente di Unindustria

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