Oggi giovedì 29 Maggio 2025 presso la sede di Unindustria a Frosinone si è tenuto un incontro per fare il punto sullo stato ambientale della Valle del Sacco, un tema che Unindustria ha sempre seguito con costanza e determinazione per trovare una risoluzione condivisa sui tanti fattori che hanno frenato lo sviluppo del territorio a causa di procedure incerte e cavillose.
Simonetta Ceraudo, Presidente Ordine dei Geologi del Lazio, è entrata nel merito dei risultati della prima parte di campionamenti che si è conclusa per i terreni. Con Wanda D’Ercole della Direzione regionale ciclo dei rifiuti Regione Lazio è stato fatto il punto sullo stato di attuazione degli interventi previsti dall’Accordo di Programma S.I.N. Bacino del Fiume Sacco del 12 marzo 2019 e Mauro D’Angelantonio Direzione Servizio Suolo e Bonifiche ARPA Lazio ha illuistrato i risultati dello Studio dei VFN in Area SIN.
Il Presidente di Unindustria Frosinone Corrado Savoriti ha commentato: "Abbiamo atteso per oltre dieci anni i dati presentati oggi. E per questo ringraziamo l’Arpa per la velocità con cui ha portato a termine i campionamenti e la buona volontà nel velocizzare i processi di caratterizzazione. Ora auspichiamo che, come previsto, entro il prossimo anno, ovvero a 10 anni dall’istituzione del SIN, i dati siano completi anche per la matrice acqua e potranno essere utilizzati come semplificazione per le imprese che vogliono realizzare un investimento su questo territorio. Quello che ci auguriamo, inoltre, è che si possa rivedere, su basi stavolta scientifiche, la perimetrazione che fu fatta in assenza di criteri adeguati e che ha effettivamente, come previsto, messo in difficoltà le imprese e sotto una cattiva luce un intero territorio".
Giovanni Turriziani Vicepresidente Unindustria con delega alla Green Economy ha dichiarato: “Ringraziamo Arpa Lazio e Regione Lazio per essersi adoperati con tutte le risorse ed energie per raggiungere questo risultato di semplificazione per le aziende in un territorio difficile in cui purtroppo, quella del SIN e delle bonifiche, risulta essere solo una delle problematiche ed incertezze che un’azienda che vuole investire si trova a dover affrontare. Per citarne alcune: le autorizzazioni ambientali, la qualità dell’aria e tutto ciò che riguarda il paesaggio, le acque, gli scarichi e i suoli.
Se il contesto non è favorevole allo sviluppo e se tempi e costi per la messa a terra di un investimento non sono facilmente stimabili, è molto difficile che un territorio continui a crescere ed è il motivo per cui grandi investitori preferiscono comunque andare in altri posti al costo di sbancare colline vergini piuttosto che stare in un’area industriale in cui non si possono toccare i terreni e che per altro non sempre ha tutti i servizi che dovrebbero essere presenti.
Sicuramente le aziende sono una componente antropica del territorio ma le aziende di oggi e che Unindustria rappresenta, hanno a cuore la legalità e la collaborazione istituzionale sana e costruttiva. E’ proprio per questo che giornate come quella di oggi sono possibili quando enti, amministrazioni e imprese spingono verso una direzione unica per tirarci fuori tutti insieme da questo problema e risollevare il territorio e ribaltare la comunicazione che si è sempre fatta. Dai dati presentati oggi emerge quello che abbiamo sempre sospettato: ovvero che non ci sono differenze tra terreni dentro e fuori il perimetro del SIN. Come sistema delle imprese ci interessa avere un approccio scientifico e basato sui dati e non sulle strumentalizzazioni e per questo auspichiamo che anche la parte sulle acque sarà presto redatta e messa a disposizione di tutti."
Sotto alcune immagini dell'incontro di questa mattina presso la sede di Unindustria a Frosinone, in Via del Plebiscito.