A partire dal 1° luglio 2025 e fino al 31 dicembre 2026, le imprese che assumono ricercatori altamente qualificati con contratto a tempo indeterminato potranno beneficiare di un nuovo credito d’imposta pari a 10.000 euro per ciascuna unità di personale assunta e comunque nel lime del plafond complessivo di 150 milioni di euro stanziato per l'intero biennio.
In particolare, il beneficio è applicabile per ciascun lavoratore assunto che possieda un titolo di dottore di ricerca oppure sia stato o sia titolare di contratti: ex art. 22 L. 240/2010 ovvero ex art. 24 L. 240/2010.
La misura, introdotta dall’art. 3-septies del Decreto-Legge 45/2025, convertito con modificazioni dalla Legge 79/2025, nasce con l’obiettivo di sostenere l’occupazione stabile di profili ad alta specializzazione e di favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico all’interno delle imprese.
Il provvedimento si inserisce nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e in particolare nell’ambito dell’Investimento 3.3 della Missione 4 – Componente 2, che mira a rafforzare la collaborazione tra il mondo accademico e quello produttivo.
Il credito sarà riconosciuto a seguito di una procedura di concessione gestita dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che dovrà definire le modalità operative attraverso un apposito decreto attuativo, adottato di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nello specifico il credito d'imposta:
Si resta in attesa della definizione dei dettagli operativi con l’adozione del decreto attuativo.