A fine agosto 2025, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica (di seguito, Consultazione) finalizzata a raccogliere osservazioni sulla revisione (prevista entro la fine del 2026) degli Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà (di seguito, Orientamenti), che disciplinano le condizioni di compatibilità con la normativa europea degli aiuti di Stato concessi alle imprese non finanziarie in difficoltà.
Si ricorda che, ai sensi degli Orientamenti, un’impresa è considerata “in difficoltà” quando, in assenza di un intervento statale, risulta quasi certamente destinata al collasso economico nel breve o medio termine; tale condizione può essere rilevata attraverso indicatori quali una perdita rilevante del capitale sociale o dei fondi propri, oppure l’avvio di una procedura concorsuale per insolvenza. Gli Orientamenti chiariscono, inoltre, che una PMI costituita da meno di tre anni non può essere qualificata come impresa in difficoltà, salvo nei casi di insolvenza.
Con la Consultazione, oltre alla questione attinente all’eventuale estensione al settore siderurgico, la Commissione ha inteso affrontare altre due principali questioni:
Confindustria ha partecipato alla consultazione con la risposta allegata - predisposta congiuntamente dalle Aree
Politiche Fiscali, Affari Legislativi e Regionali, Diritto d’Impresa e Politiche per il Digitale e Filiere, Scienze della Vita e Ricerca - osservando che:
Infine, considerato che il diritto concorsuale nazionale, in linea con il favor del legislatore europeo per la ristrutturazione, considera l’insolvenza un presupposto anche per l’accesso a strumenti di risanamento, per Confindustria sarebbe opportuno chiarire se un’impresa in stato di insolvenza che accede a procedure di ristrutturazione e non di liquidazione debba comunque qualificata come “in difficoltà” ai sensi degli Orientamenti.