L’Istat pubblica le serie dei Conti economici regionali nella nuova classificazione delle attività economiche (Ateco 2007) per il periodo 1995-2011, in valori correnti e in volume. L’anno di riferimento delle serie concatenate è il 2005.
L’economia italiana ha attraversato, come è noto, una fase di profonda recessione nel 2008-2009 a cui è seguita una ripresa nel 2010 e una nuova battuta d’arresto della crescita nel 2011.
Al Nord, nel 2011 le migliori performance del Pil in volume si riscontrano in Emilia Romagna (+1,6%), Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (+1,5%) e Piemonte (+0,9%). Al Centro, la Toscana segna il maggiore incremento (+0,7%), mentre il Lazio subisce una contrazione dello 0,3%. Nel Mezzogiorno, il risultato migliore è quello della Basilicata (+2,1% nel 2011), mentre ampie contrazioni caratterizzano Molise (-1,9%) e Sicilia (-1,3%).
Tra il 2007 e il 2011, a causa degli effetti della crisi economica, il Pil in volume è diminuito in tutte le aree del Paese. Per il Centro-Nord, la riduzione media annua è stata di circa l’1%, mentre più marcata appare la contrazione nel Mezzogiorno (-1,7%), dove i risultati peggiori riguardano Molise (-3,0%) e Campania (-2,2%). Nel Nord è il Piemonte ad avere la performance più negativa (-1,5%). Nel Lazio il Pil è calato dell’1,2% nel periodo considerato.
