Da giugno 2014 la Commissione europea ha avviato quattro indagini formali per verificare se Irlanda, Lussemburgo e Olanda abbiano violato la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato con riferimento alle imposte pagate da Apple, Starbucks, Fiat Finance and Trade e Amazon.
I tax ruling su accordi di transfer pricing possono contenere elementi di aiuto se riconoscono benefici, in maniera selettiva, a un’impresa o ad un gruppo d’imprese. Quando un’autorità fiscale, nell’accettare il calcolo della base imponibile proposto da una società, chiede che la subsidiary-branch sia remunerata a condizioni di mercato, la presenza di aiuto è esclusa. Tuttavia, se la remunerazione non è a condizioni di mercato, questo può comportare un trattamento più favorevole della società rispetto ad altri contribuenti e ciò può costituire aiuto di Stato.
Ad oggi la Commissione ha esaminato:
- i ruling emessi dalle autorità fiscali irlandesi sui profitti attribuiti ai branches irlandesi di Apple Sales International e di Apple Operations Europe nel 1991 e nel 2007;
- il ruling emesso dalle autorità fiscali olandesi sul calcolo della base imponibile nei Paesi Bassi per le attività produttive di Starbucks Manufacturing EMEA BV;
- il ruling emesso dalle autorità fiscali lussemburghesi sul calcolo della base imponibile in Lussemburgo per le attività finanziarie di Fiat Finance and Trade;
- il ruling emesso dalle autorità fiscali lussemburghesi sul calcolo di una royalty pagata da una subsidiary di Amazon (Amazon EU Sàrl) a una LLP lussemburghese.
Attualmente le informazioni disponibili riguardano solo le procedure che coinvolgono Lussemburgo ed Irlanda, in relazione alle società Apple e Fiat.
Si unisce in allegato la nota emanata da Confindustria sul caso.