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 Conti pubblici italiani
 
 La lettera della Commissione europea con la richiesta di aggiustamento         dei conti pubblici italiani è stata ricevuta dal MEF nel pomeriggio del         17 gennaio. Secondo fonti del Ministero “lo scostamento che secondo la         Commissione andrebbe corretto è stimato in due decimi di punto di Pil”,         pari a circa 3,2         miliardi di euro. Si tratta ora sui tempi e sulle         modalità della correzione: Bruxelles apre sui costi del terremoto e         dell'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il centro Italia, ma         sull'entità della correzione non paiono sussistere margini di         trattativa.
 Nella lettera che il ministro Padoan recapiterà al Vicepresidente della         Commissione, Valdis Dombrovkis, e al commissario agli Affari economici,         Pierre Moscovici, vi sarà anche l'indicazione di una prima griglia di         misure per garantire l'aggiustamento richiesto. L'intenzione è varare         la correzione tra marzo e aprile, in coincidenza con la presentazione         del nuovo DEF. Non è escluso che si possa spuntare una correzione         spalmata su due tempi. (Il Sole 24 Ore)
 
 
 Terremoto e agricoltura
 
 Integrazione dei fondi a sostegno delle aziende agricole nelle regioni         colpite dal terremoto, anticipo della totalità dei pagamenti diretti e         di alcuni finanziamenti dello sviluppo rurale e procedura veloce per la         riassegnazione dei fondi per rafforzare le misure Psr per il ripristino         del potenziale agricolo e silvicolo danneggiato dal sisma. Queste sono         le misure varate da Bruxelles per le zone colpite dal terremoto, dopo         un incontro tra il commissario Phil Hogan e il ministro Maurizio         Martina. Bruxelles aumenterà inoltre il livello dei pagamenti         anticipati per certe misure nel quadro dello sviluppo rurale dall’85%         al 100. (Il Sole 24 Ore)
 
 
 PARLAMENTO EUROPEO
 
 Presidenza
 
 Antonio Tajani è         stato eletto presidente del Parlamento Europeo. L’esponente del         Ppe ha prevalso nel ballottaggio con un altro italiano, Gianni         Pittella, candidato del S&D (351 voti contro 282). Il         "derby" tricolore si è disputato alla quarta votazione: alle         prime tre avevano preso parte altri 4 candidati in rappresentanza degli         altri gruppi dell’assemblea, ma nessuno era riuscito a raggiungere il         quorum. Tajani prende il posto del socialdemocratico tedesco Martin         Schulz. (Comunicato del Parlamento)
 Secondo il regolamento del Parlamento il Presidente, oltre a presiedere         le sedute plenarie, la Conferenza dei presidenti di gruppi         politici e l'Ufficio di presidenza del Parlamento (che comprende 14         Vicepresidenti), rappresenta anche il Parlamento in tutte le questioni         giuridiche. Svolge poi un ruolo importante di collegamento con il         Consiglio europeo, a cui si rivolge prima di ognuna delle sue riunioni,         illustrando il punto di vista del Parlamento sugli argomenti all'ordine         del giorno nel quadro di una discussione con i Capi di Stato e di         governo. Inoltre, rappresenta il Parlamento nelle sue relazioni         internazionali e, in tale contesto, effettua missioni ufficiali all'interno         e all'esterno dell'UE.
 Tra le varie operazioni avvenute in vista dell’elezione, quella         maggiormente degna di nota è l’accordo         di cooperazione tra gruppo liberale dell’ALDE e popolari del PPE,         che ha di fatto spinto Tajani verso la presidenza. Numerosi sono i         punti toccati dall’accordo: una         guardia europea per i confini e le coste europee, una         nuova         governance per l’eurozona; una forza di difesa europea;         un’intelligence         europea contro il terrorismo e il crimine         internazionale; il rafforzamento del ruolo del Parlamento nei negoziati         per la Brexit,         una riflessione sulla necessaria riforma         delle istituzioni europee. (Euractiv)
 
 Dopo l'elezione del Presidente, i deputati hanno eletto 14 vicepresidenti,         fra i quali l’italiano Sassoli. Poi si è passati alla nomina dei membri         delle 22         commissioni del Parlamento. Il numero di deputati per         gruppo politico nelle commissioni riflette la composizione del         Parlamento nel suo insieme. Durante le prossime due settimane ciascuna         commissione eleggerà il proprio Presidente e fino a quattro         Vicepresidenti per i prossimi due anni e mezzo. (Press, Parlamento)
 
 
 Commissioni         parlamentari
 
 Nei prossimi giorni si riuniranno quasi tutte le commissioni         parlamentari che discuteranno diversi dossier di interesse per le         imprese.Oggi la Commissione         Ambiente voterà il Pacchetto legislativo sui         Rifiuti di cui è relatrice l’On S. Bonafé (IT,         S&D), mentre la mattina del prossimo 26 gennaio la Commissione IMCO         voterà la revisione della Direttiva sul controllo dell’acquisizione e         della detenzione di armi (Relatrice         l’On. Vicky Ford, ECR).
 A riunirsi saranno anche la Commissione         per il commercio internazionale INTA che         discuterà la conclusione del CETA, l’accordo economico e         commerciale globale tra UE e Canada; mentre la commissione ECON, il         prossimo 25 gennaio, approverà il progetto di relazione dell'On. Danuta         Maria Hübner (PPE) relativo alla Relazione annuale 2016 sull’Unione bancaria.
 
 
 CONSIGLIO DELL’UE
 
 Consiglio Agricoltura
 
 Lunedì 23 gennaio si è tenuto il Consiglio Agricoltura e pesca. I         Ministri sono stati informati sul programma di lavoro della presidenza         e hanno avuto uno scambio di opinioni sulle questioni relative al         commercio internazionale, la situazione del mercato e la relazione         della Commissione sul pacchetto latte.
 
 
 Eurogruppo
 
 Il prossimo 26 gennaio si riunirà l’Eurogruppo, con all’ordine del         giorno la presentazione da parte del Fondo Monetario Internazionale dei         risultati della sua missione ad         interim relativa alle consultazioni con la zona euro ai         sensi dell'articolo IV; il progetto di raccomandazione del Consiglio         sulla politica economica della zona euro per il 2017 (che suggerisce la         necessità di un orientamento di bilancio espansivo a livello         aggregato); il recepimento del “Fiscal Compact” nel diritto nazionale         degli Stati membri della zona euro e la relazione speciale della Corte         dei conti europea sul meccanismo di vigilanza unico.
 
 
 ECOFIN
 
 Il Consiglio ECOFIN si riunisce il 27 gennaio. I Ministri         delle Finanze dell’UE si confronteranno sul programma di lavoro della         presidenza del Consiglio, che sarà presieduto da Malta fino al 1º         luglio 2017; adotteranno conclusioni sull'analisi annuale della         crescita per il 2017, sulla raccomandazione per la zona euro nel 2017 e         sulla relazione sul meccanismo di allerta, che costituisce la base per         la procedura 2017 per gli squilibri macroeconomici; avranno uno scambio         in merito ai progressi compiuti nelle discussioni sulla riforma nel         settore bancario post-crisi del Comitato di Basilea per la vigilanza         bancaria; assisteranno alla presentazione da parte di Mario Monti,         presidente del gruppo ad alto livello sul sistema delle risorse proprie         dell'UE, della una relazione finale sui lavori del gruppo, a seguito         della quale il Consiglio procederà a uno scambio di opinioni.
 
 
 CORTE DI GIUSTIZIA
 
 Si è conclusa         ieri la vicenda relativa alle agevolazioni sui consumi elettrici di cui         godono le imprese a forte consumo di energia. Secondo la sentenza della         Corte UE la direttiva europea sulla tassazione dei prodotti         energetici e dell'elettricità (2003/96/CE) è in linea con le regole UE,         anche se preclude la possibilità alle imprese operanti in settori         diversi dal manifatturiero di accedere alle agevolazioni. Il ricorso         era stato presentato dalla Fondazione Santa Lucia, grande istituto         di servizi sanitari contrario alla limitazione. (AnsaEuropa)
 
 BCE
 
 L'inflazione non mostra ancora "un trend convincente di         rialzo" e giustifica una politica ultra-espansiva della Bce. Lo         scorso mese erano stati annunciati il prolungamento del QE da         marzo fino a dicembre 2017 e la riduzione degli acquisti da 80 a 60         miliardi al mese. Draghi conferma quindi l’intenzione di andare avanti         con il Quantitative Easing per diversi mesi e anche "oltre         dicembre, se necessario". (Il Sole 24 Ore)
 
 
 FORUM ECONOMICO ITALO-TEDESCO:         CONFINDUSTRIA E BDI
 
 Rafforzare i servizi         bancari per le imprese in modo da rilanciare la         crescita nell'eurozona: una delle proposte che Confindustria e BDI         (l’Associazione di rappresentanza dell’industria tedesca), hanno         portato al Forum economico italo-tedesco che si è svolto il 18 gennaio         a Berlino. Tra i principali ostacoli alla crescita economica         nell’eurozona, si legge nel         position paper realizzato dalle due associazioni in         occasione dell'evento, vi è la carenza         di finanziamenti, che limita gli investimenti e         ostacola l'innovazione e lo sviluppo delle imprese. La finanza,         sottolineano gli imprenditori, è una leva strategica per tornare a         crescere ed essere competitivi. Il canale bancario è essenziale e va         rivitalizzato. Accanto a ciò occorre favorire l'accesso delle imprese         ai mercati finanziari e dei capitali. (Position paper; Confindustria.it)
 L'incontro ha visto la partecipazione del premier Paolo Gentiloni,         della cancelliera Angela Merkel, dei Ministri dello Sviluppo economico         Gabriel e Calenda, oltre che del Presidente di         Confindustria Vincenzo Boccia e del neo Presidente della BDI Dieter         Kempf. I due leader si sono concentrati, tra le altre         cose, sul futuro         dell'industria europea, sul digitale e  industria 4.0.         È stato         proprio il Ministro Calenda a proporre al ministro tedesco         dell'Economia che le prossime riunioni sul digitale si tengano a tre:         Italia, Germania e Francia.
 "Bisogna lavorare su un piano a medio termine per la         competitività" ha detto il Presidente di Confindustria         Boccia. Il Presidente ha poi ribadito l'appello all'Europa per una         "politica industriale". "Dobbiamo lavorare insieme         tenendo conto delle esigenze nazionali, rimettendo al centro la         politica industriale".
 
 
 HARD BREXIT
 
 Il 17 gennaio la Premier Theresa May ha tenuto l’atteso discorso         sull’uscita di Londra dall’UE. La via è quella di una “hard Brexit”.         “Non vogliamo più essere membri del mercato unico europeo, ma         cercheremo un accordo ambizioso di libero scambio con l’UE”, ha detto         la May, precisando poi che la Gran Bretagna "non contribuirà più         al bilancio europeo”. L’intenzione sembra quindi quella di         procedere al mantenimento della sovranità in materie cruciali per         l’opinione pubblica come immigrazione e sicurezza e non accettare le         quattro libertà fondamentali, perdendo i vantaggi della libera         circolazione di merci, persone e capitali. Sul tema dell’immigrazione         la May ha ribadito che i cittadini dell’UE, specialmente quelli         altamente specializzati, continueranno ad essere i benvenuti nel Regno         Unito.
 Le istituzioni europee hanno ribadito che non si discute, né si         negozia fintanto che l’articolo 50 non verrà invocato.         I leader dell’UE hanno già chiarito in più di un’occasione che non         esiste la membership al mercato interno senza il rispetto delle quattro         libertà.
 Il ministro del Commercio Estero, Liam Fox, ha rivelato che sono già in         corso trattative informali con oltre dodici Paesi "ansiosi di         stringere accordi commerciali". (POLITICO; BBC)
 Theresa May incontrerà Trump a Washington venerdì prossimo. La conferma         arriva direttamente dalla Casa Bianca. L’incontro, oltre che confermare         e, se possibile, espandere la "special relationship" tra le         due sponde dell’Atlantico, servirà anche a gettare le basi per un accordo commerciale con         la Gran Bretagna per il dopo Brexit. (Guardian)
 Attesa per oggi la decisione         della Corte suprema sulla necessita di passare dal         Parlamento per l'attivazione dell'articolo 50 che la May ha previsto         entro la fine di marzo. In caso di passaggio parlamentare la procedura         potrebbe ritardare. (Euronews)
 L’Australia aprirà i colloqui preparatori con il Regno unito per un         accordo commerciale post-Brexit. La dichiarazione di inizio dei         colloqui arriva direttamente dal Ministro del tesoro australiano Scott         Morrison. La notizia non è stata accolta favorevolmente dalla         Commissione europea che ha ripetutamente affermato che alla Gran         Bretagna non è permesso di impegnarsi in colloqui commerciali         bilaterali fintanto che è un membro dell'Unione europea. (POLITICO)
 
 
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