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News - 03/06/2019

Ieri la celebrazione del 73° anniversario della fondazione della Repubblica

Unindustria celebra il discorso del Presidente Mattarella. L'Unità nazionale, progresso, convivenza internazionale, diritti umani, lavoro e solidarietà i punti chiave: un monito per la vita di cittadini e imprenditori

L’Associazione vuole rendere onore, attraverso la sua diffusione e celebrazione, al messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella che ieri, in occasione della Festa della Repubblica, ha tenuto in vari momenti della mattinata dopo aver reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto all'Altare della Patria, e assistito alla Parata ai Fori Imperiali, che quest’anno ha visto la presenza di ottocento ragazzi, provenienti da diverse scuole italiane.

(Fonte video: www.quirinale.it) 

 

Intensi, e determinanti in questo particolare momento storico, molti punti del suo discorso ai Prefetti e al corpo diplomatico accreditato presso lo Stato Italiano. Dal lavoro alla difesa dell’unità nazionale, il Presidente della Repubblica si è soffermato sulle incertezze del ciclo economico, che sembrano non offrire solide prospettive a molti lavoratori, soprattutto giovani, ed alle loro famiglie. Nel discorso si legge: “La pluralità e diversità, che la Carta repubblicana ha voluto garantire, vive nella leale collaborazione fra lo Stato e le autonomie, nella sinergia fra i livelli di governo, nell'esercizio quotidiano dei principi di solidarietà e sussidiarietà, finalizzati ad assicurare l'unità della Nazione insieme all'efficacia dell'azione pubblica". Ai prefetti, attori di coesione sociale e istituzionale spetta il compito di favorire un'efficace sintesi delle complessità e di porsi al servizio delle istanze dei territori, non solo per farsene interpreti presso le autorità centrali di governo, ma anche per offrire soluzioni stimolando intese e collaborazioni in sede locale".

 

Nel lungo messaggio Mattarella ha voluto rivolgere un appello anche alle Forze dell’Ordine. “L’impegno delle forze di polizia rappresenta una leva fondamentale per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche e affrontarne le paure, prevenendo possibili spinte irrazionali alla violenza”.

 

Nell’intervento in occasione del Concerto in onore del Corpo Diplomatico il Presidente Mattarella ha poi ribadito l’importanza di riunirsi il 2 giugno per rinsaldare l’adesione e il sostegno dei cittadini all’ordinamento repubblicano, nella sua articolazione, allo stesso tempo unitaria e rispettosa delle autonomie, sociali e territoriali. Progresso, convivenza internazionale, promozione dei diritti umani i punti chiave del suo messaggio, che Unindustria vuole qui riportare affinchè possa essere di esortazione e monito nella vita di tutti noi, cittadini europei, lavoratori e imprenditori.

 

“Abbiamo appena celebrato in ventotto Paesi d’Europa un grande esercizio di democrazia: la elezione dei deputati al Parlamento Europeo, a conferma delle radici solide di una esperienza che stiamo, gradualmente, costruendo da ormai sessantadue anni. In realtà sessantotto dal momento dell’avvio del primo organismo comunitario, la Comunità del carbone e dell’acciaio.

L’Italia è stata guidata, in questo percorso, dalle indicazioni della sua Costituzione; dalla consapevolezza di una sempre più accentuata interdipendenza tra i popoli; dalla amara lezione dei sanguinosi conflitti del ventesimo secolo. Soltanto la via della collaborazione e del dialogo permette di superare i contrasti e di promuovere il mutuo interesse nella comunità internazionale.

La Repubblica italiana, con l'assunzione di responsabilità nel contesto globale, ha contribuito, per la sua parte, alla definizione di modelli multilaterali e di equilibri diretti a garantire universalmente pace, sviluppo, promozione dei diritti umani.

Anche per questo non possiamo sottovalutare le tensioni che si sono manifestate, e si manifestano, provocando conflitti e mettendo pesantemente a rischio la pace in tanti luoghi del mondo.

Va ricordato che – in ogni ambito - libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti, con chi punta a creare opposizioni dissennate fra le identità, con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo.

I valori delle civiltà e delle culture di ogni popolo contrastano in modo radicale con quella deriva e fanno, invece, appello a salde fondamenta di umanità, per confidare nel progresso. Per quanto ci riguarda, in questo anno, cinquecentesimo dalla morte di Leonardo da Vinci, avvertiamo in modo ancor più esigente questa prospettiva.”

(Fonte video: www.quirinale.it) 

 

Infine si riporta integralmente il Messaggio del Presidente Mattarella al Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli, in cui ha voluto sottolineare i principi cardine su cui si deve fondare la Carta costituzionale punto di riferimento imprescindibile nella vita di ogni cittadino.

 

"Ricorre oggi la data di fondazione della Repubblica: la Festa degli italiani.

Sono stati, questi, settantatré anni di pace per il nostro Paese, garantiti dai valori di libertà, giustizia e democrazia su cui si fonda la nostra Carta costituzionale, riferimento per ogni cittadino e guida per chiunque sia chiamato a responsabilità a favore della collettività.

Sono i valori che ci accomunano ai popoli d'Europa con i quali condividiamo la costruzione di un percorso basato sui medesimi principi di rispetto dei diritti umani, di vigenza dello stato di diritto, di solidarietà e coesione fra popoli, rivolte all'interno e all'esterno dell'Unione Europea.

Le Forze Armate, con abnegazione, professionalità, senso delle istituzioni e spirito di servizio verso la comunità, hanno concorso, ieri, alla liberazione dell'Italia e contribuiscono, oggi, tanto sul territorio nazionale quanto nelle numerose e diversificate aree di crisi, alla realizzazione delle finalità indicate dalla Costituzione, costituendo un prezioso presidio di stabilità e sicurezza, risorsa per il progresso pacifico della comunità internazionale.

Nel ricordo di quanti, operatori in questo spirito, hanno dato la loro vita per costruire, difendere e diffondere tali valori, rivolgo un pensiero commosso ai caduti e alle loro famiglie, gravate da dolore incolmabile. Il loro sacrificio rappresenta esempio e monito per le giovani generazioni dei soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, ai quali la Repubblica affida il compito di preservare e rafforzare oggi e per il futuro le stesse condizioni di pace e libertà che ci hanno donato.

Nel giorno della festa della Repubblica mi è grato formulare alle donne e agli uomini delle Forze Armate di ogni ordine e grado, il più fervido e riconoscente augurio.

Viva le Forze Armate, viva l'Italia".

 

 

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