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News - 23/10/2019

Help Desk Credito d'Imposta Ricerca & Sviluppo

 

 

Unindustria lancia il nuovo Help Desk Credito d'Imposta Ricerca e Sviluppo.

Opportunità

Per tutte le imprese che effettuano Investimenti in R&S negli anni 2015-2019.

 

recupero attraverso credito d’imposta delle spese sostenute per le attività di R&S.

 

  • Recupero del 50% dei costi sostenuti relativi al personale interno impiegato nelle attività di R&S o esterno attraverso contratti con Enti di Ricerca, imprese o start-up entrambe innovative

 

  • Recupero del 25% delle quote di ammortamento relative a spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti o attrezzature da impiegare nelle attività di R&S.

 

  • La spesa dell’attività di ricerca e sviluppo deve ammontare ad almeno a 30.0000 euro (trentamila) mentre il credito concedibile può arrivare fino a 5 milioni di euro.

 

 

IL CREDITO D’IMPOSTA

Il credito d’imposta è, come noto, un abbattimento delle sulle imposte da pagare, un credito a valere sull’imposta lorda che viene accreditato all’imprenditore e riduce l’ammontare dei debiti o delle imposte dovute, corrispondente, tramite un coefficiente, a delle spese meritorie sostenute dall’imprenditore e che in alcuni casi, viene fatto valere automaticamente tramite la dichiarazione dei redditi.

L’agevolazione fiscale del credito d’imposta spetta anche a quelle aziende che stipulano contratti di ricerca e sviluppo di prodotti e soluzioni con start-up o PMI innovative.

 

L’ OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE

Il credito d’imposta per ricerca e sviluppo rappresenta una grande opportunità di crescita per le aziende, che possono investire denaro nello sviluppo strategico di soluzioni e prodotti fondamentali alla crescita e alla competitività.

Il bonus d’imposta è riconosciuto a tutte le imprese, a prescindere dalle dimensioni aziendali, dalla loro forma giuridica, dal settore di attività e dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2020.

CREDITO D’IMPOSTA IN RICERCA E SVILUPPO: UN BREVE CHIARIMENTO

La Legge di Stabilità del 2015 ha sancito che le imprese che sostengono una spesa privata in ricerca e sviluppo volta a garantire la loro competitività potranno ricevere un’agevolazione fiscale in credito d’imposta.

Successivamente, la Legge di Bilancio del 2017 ha stabilito che questa agevolazione fiscale fosse del 50% per tutte le spese ammissibili e per tutto il personale impiegato in ricerca e sviluppo, e ha innalzato l’importo massimo dell’incentivo a 20 milioni di euro. Con la Legge di Stabilità del 2019, questa percentuale è stata poi abbassata dal 50% al 25%, e l’importo annuo massimo concedibile a ciascuna impresa è passato da 20 a 10 milioni di euro, partendo da un minimo di 30 mila euro.

 

BONUS FINO AL 50%

Il credito d’imposta passa dal 50% al 25% con la Legge di Stabilità del 2019, ma con alcune eccezioni: infatti, il bonus è applicabile fino al 50% solo in questi casi:

  • spese relative al personale dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo;

  • spese relative ai contratti stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati per il diretto svolgimento delle attività ricerca e sviluppo e ai contratti stipulati con start-up innovative e Pmi innovative, per il diretto svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo a condizione, in entrambi i casi, che non si tratti di imprese appartenenti allo stesso gruppo dell’impresa committente.

 

Le SPESE AGEVOLABILI

La Legge di Stabilità del 2019 sostiene che le spese ammissibili sono:

  • Spese per il Personale Dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo;

  • Spese per il Personale con rapporto di lavoro autonomo, o comunque diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo;

  • contratti stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati per il diretto svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;

  • contratti stipulati con imprese rientranti nella definizione di start-up innovative e con imprese rientranti nella definizione di Pmi innovative, per il diretto svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;

  • contratti stipulati con imprese diverse da quelle indicate sopra, per il diretto svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta, a condizione che non si tratti di imprese appartenenti allo stesso gruppo della committente.

 

Contatti:

tax&finance@un-industria.it

massimiliano.bondanini@un-industria.it

0684499307

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