X Trofeo Tennis e Padel Unindustria
SIAMO GIUNTI!
…E alfine, dalla coffa arrivò il grido: Teeerraaaa! Ma ne sono accadute, amici cari: sapeste! Nelle ultime settimane c’è stata burrasca e anche se la barra ha tenuto dritto, non è stato agevole consentire a Runcio Adriano e Stefano Cristaldi di avere la meglio su Giancarlo Varazzi e Marco Castronovo nella Coppa del Presidente. Ci siamo riusciti per il rotto della cuffia, dopodiché acqua a non finire. C’è voluto un altro sabato rubacchiato al maltempo per entrare in porto sani e salvi. Dell’indulgenza meteorologica ne ha profittato David Di Veroli che, vento in poppa, ha fatto suo il torneo n.c. in uno scontro ricco di spunti condivisi con il valorosissimo Giovanni de Besi: 6/4 6/2 il frutto del prezioso gruzzolo. Un confronto di colpi mancini consumato tra quelli lavorati del Di Veroli e gli altri piatti e assai ortodossi del De Besi. Una splendida finale, condotta con abbondanza di geometrie tattiche, tutte rigorosamente di sinistra fattura.
Non contento, il corsaro David ha pensato di risalire a prua accanto a Stefano Dell’Amore, per dire la sua anche in doppio. In uno scontro tutto cappa e spada e di grande sportività, i due hanno prevalso su Mario Bergamo e Donato Di Benedetto, già vincitori seriali della specialità: 6/3 7/6 lo score finale.
Con scampoli di sole, è toccato, poi, a Massimiliano Mondazzi fare bottino della gara per classificati con un ricco 6/4 6/3. Lo ha fatto passando per le armi il temibile Enrico De Santis, plurivincitore del Trofeo di Tennis. Partito male, il pescarese, ha preso a giocare sotto rischio mettendo in fila un numero significativo di vincenti che hanno fatto la differenza. Un andazzo replicato anche nella seconda frazione che ha spinto l’arrembaggio verso felice sorte contro un avversario visibilmente disturbato da sostenuta brezza.
Dunque siamo giunti! Finalmente in rada tra acque amiche e in compagnia di tanti amici che hanno giocato il decennale con passione e sportività. Ora tutti sbarcheranno e con l’inizio di dicembre si farà bisboccia in quel del Foro.
Ma questa è un’altra storia.
Continua il racconto di Massimo D'Adamo