Il Decreto Lavoro (decreto-legge 48/2023), pubblicato Il 4 maggio scorso in Gazzetta Ufficiale, ha elevato per il 2023 la soglia di non imponibilità dei fringe benefit a 3000 euro, ma solo per i lavoratori dipendenti con figli a carico (inclusi quelli di età inferiore a 21 anni per i quali il dipendente riceve dall’INPS l’Assegno Unico e Universale per la Famiglia). Per i suddetti lavoratori, inoltre, sono incluse nella franchigia dei 3000 euro anche le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche.
Per i dipendenti senza figli o con figli conviventi, ma non fiscalmente a carico, resta il limite ordinario a 258,23 euro.
Per dare applicazione alla norma, i datori di lavoro dovranno dare preventiva informativa alle RSU laddove presenti e il lavoratore dovrà dichiarare al datore di lavoro di aver diritto al nuovo limite e dovrà indicare il codice fiscale dei figli a carico.
Infine, in tema di welfare ricordiamo che per il 2023 è stata prevista dal DL Trasparenza (decreto-legge 5/2023) l'estensione del bonus carburante da 200 euro, introdotto dal DL Ucraina (decreto-legge 21/2022) e da considerarsi aggiuntivo rispetto al riconoscimento dell’ulteriore agevolazione dei 258,23 euro dei fringe benefit (soglia innalzata per il 2023 a 3000 euro per le categorie sopra descritte). Tuttavia, a differenza dello scorso anno, per il bonus carburante vige la sola esenzione fiscale, ma non anche contributiva.