Roma - 18 ottobre 2024
Questa mattina il Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo ha incontrato la stampa al The Westin Excelsior, in via Vittorio Veneto, per presentare le priorità delle imprese e del territorio per i prossimi quattro anni di Presidenza.
Una conferenza nell'ambito della quale ha illustrato il Piano Industriale del Lazio per una regione più attrattiva, i punti di forza del tessuto produttivo e le grandi trasformazioni in atto. La necessità di rilanciare la manifattura, le potenzialità da valorizzare su innovazione, capitale umano e competenze, a cominciare dal Rome Technopole, il ruolo e le opportunità di Roma alle porte del Giubileo.
Economia e imprese: il Piano Industriale per il Lazio
"La regione fatica a tenere il passo con i territori più dinamici dopo il crollo del 2020. Il settore dei servizi è quello che continua a trainare la crescita, soprattutto il turismo a Roma. Il clima di fiducia delle imprese nei servizi rimane positivo, più della media nazionale, mentre nel settore manifatturiero resta negativo, come nel resto d'Italia. I dati del primo semestre 2024 ci parlano di una crescita dell'export ad un +7% rispetto al 2023. E poi si registra una crescita degli occupati dell'1%. Un aspetto positivo che si inserisce in una fase di minima disoccupazione nazionale.
Abbiamo presentato alla Regione il nostro Piano industriale del Lazio: contiene un approccio nuovo e sistematico per la nostra regione, vogliamo puntare al giusto mix tra industria e servizi ad alto valore aggiunto, e recuperare lo sviluppo del settore manifatturiero dopo il calo negli ultimi anni. Il Piano ha obiettivi misurabili in termini di export, crescita dimensionale delle imprese, crescita dell'occupazione di qualità. Ci sono tante eccellenze nel nostro territorio, però bisogna supportarle con un piano specifico per attrarre investimenti. Non dimentichiamo che il Lazio è la seconda regione per PIL in Italia e Roma è la quarta città industriale in Italia dopo Milano, Torino e Brescia.
Alcuni obiettivi li abbiamo già raggiunti, come il varo della Zona Logistica Semplificata (leggi anche Zona Logistica Semplificata nel Lazio, Biazzo: "Misura fondamentale per la competitività della Regione"). Nella nostra regione una ZLS e un Consorzio industriale unico ci consentono di essere attrattivi nei confronti di multinazionali o società italiane che decidono di investire nel nostro territorio. È un momento favorevole, di investimenti recentemente ne abbiamo avuti tanti: ad esempio, nella farmaceutica, Takeda a Rieti. Johnson & Johnson ha presentato un piano industriale da 600 milioni sui due stabilimenti nel Lazio. A Cassino Fincantieri aprirà, accanto a Stellantis, uno stabilimento per batterie in una zona che ha forte necessità di investimenti. E poi ci sono i data center di Aruba e la nuova fabbrica di Thales Alenia Space. A Roma, in particolare, anche nel settore alberghiero: in soli 5 anni dal 2019 al 2024 il numero di alberghi di fascia alta è aumentato di almento 58 nuove strutture e stanno arrivando importantissimi investimenti con grandi alberghi di alto livello che porteranno un turismo sempre più di qualità".
Il rapporto con le Istituzioni
"Il Sindaco Gualtieri mi ha fatto un'ottima impressione, sta lavorando pragmaticamente. Troverà sempre Unindustria al suo fianco, così come è al fianco di chiunque altro faccia dei provvedimenti positivi per il nostro territorio. Lo stesso vale per la Regione con cui stiamo lavorando benissimo, sia con il Presidente Rocca sia con la vicepresidente Angelilli".
Rome Technopole
"Si va avanti con un investimento di oltre 100 milioni. L'obiettivo è arrivare ad un centro di ricerca applicata che possa aumentare la competitività, anche a livello di mercato, al fine di aumentare ancora di più gli investimenti e l'attrattività del territorio. Per quanto riguarda la sede fisica si procede con due lotti. Sul primo c'è stato un problema con la Sovrintendenza che però è stato risolto da meno di un mese e quindi ora si sta per partire con la gara d'appalto, con stazione appaltante La Sapienza. Il secondo lotto non sarà più finanziato dal Pnrr, e questo è positivo perché vuol dire andare oltre il 2026, ma dalla Regione Lazio, con circa 20 milioni, e sarà realizzato successivamente. Ma il Rome Technopole sta già operando anche senza sede fissa attraverso diversi progetti lanciati dai vari partner di ricerca".
Smart working, Roma e lo sviluppo delle infrastrutture
"Circa la sottoscrizione dell'Accordo quadro sullo Smart Working, l'obiettivo deve essere la produttività. Sul pubblico, se questa si riducesse a causa dell'aumento del numero di dipendenti comunali in smart, allora sarebbe una sconfitta. Per quanto riguarda le nostre aziende private, dopo aver testato lo smart working durante il covid, posso dire che queste stanno lavorando, chi più e chi meno, per capirne l'utilizzo. Non abbiamo nulla in contrario" (leggi anche Roma, Accordo quadro sullo Smart Working per il Giubileo, Biazzo: "Il nostro faro rimane la produttività).
Su Roma, Biazzo ha ricordato che la Capitale ha alle porte il Giubileo, una sfida per cui "sappiamo che ci sono importanti cantieri in città e anche se c'è qualche disagio per qualche mese, bisogna vedere la prospettiva di quello che poi rimane sul territorio come un ulteriore elemento di attrattività per la città". Sul termovalorizzatore, il Presidente ha evidenziato che "è stata fatta una scelta importante e crediamo che questo investimento porterà un vantaggio" (leggi anche Termovalorizzatore, Biazzo: “Ottima notizia avvio lavori Marzo 2025”).
Nodo cruciale, inoltre, lo sviluppo delle infrastrutture, su cui il Presidente ha sottolineato, in particolare per Roma, l'importanza della chiusura dell'anello ferroviario: "Bisogna trovare delle fonti di finanziamento, lavorare in maniera attiva per capire cosa si può finanziare. Ci sono tanti dossier per cui stimoliamo le istituzioni, tra cui la chiusura dell'anello ferroviario di Roma e le infrastrutture regionali tra l'autostrada Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone a sud, la Orte-Civitavecchia a nord, e il rafforzamento della Salaria verso Rieti". Sull'autonomia differenziata: "Non abbiamo un approccio ideologico pro o contro, serve una visione pragmatica. Ci sono materie come energia, infrastrutture, commercio estero, istruzione o sicurezza che stanno strette a livello nazionale, figuriamoci a livello regionale. Si deve valutare pragmaticamente caso per caso, vedere quali materie possono essere amministrate a livello regionale per garantire una maggiore competitività".
Seguono alcune immagini dalla conferenza: accanto al Presidente Giuseppe Biazzo, il Direttore Generale di Unindustria Massimiliano Ricci. In allegato alcuni articoli dalla Rassegna stampa di sabato 19 ottobre 2024.
Segnaliamo anche:
⇒ Biazzo presenta sfide e priorità delle imprese - Ansa.it
⇒ Biazzo: "Ecco il nostro Piano per il Centro" - MilanoFinanza.it